NELLE
PRECEDENTI PUNTATE. Dopo essere andata per sbaglio a letto con Franz della
famiglia dei Krauten, Maria Maccheroni della Sanit è ricattata e costretta a
disegnare un progetto di water che Franz presenta alla ditta rivale Sanide. I
Krauten rifiutano il progetto lanciandolo fuori dalla finestra in forma di
aeroplano, che finisce nello studio dei Maccheroni dall’altra parte della
strada. Un furioso Giuseppe straccia il progetto e lo getta nella spazzatura…
[Ha vinto la scelta B]
Mario
Maccheroni, nello studio a fianco a quello di Giuseppe, sta ancora ridendo
della sfuriata del fratello, che nel frattempo è uscito. Tutta questa
situazione surreale gli ha fatto dimenticare quello che stava per fare. Sa che
era qualcosa d’importante, ma non ricorda. Mario allora cerca una distrazione e
si siede alla scrivania, chiama il fattorino per far aggiustare la finestra che
suo fratello Giuseppe ha rotto quando l’ha sbattuta e quando mette giù il
telefono, si ricorda. Giusto, deve andare a fare fika (evento fondamentale in
Svezia… più importante del lavoro stesso). Si alza con un sorriso tra le
labbra. Per fare spazio a un kanelbulle (un dolce alla cannella… in Svezia si
mette cannella ovunque) deve sputare la gomma da masticare che ha in bocca.
Cerca una carta straccia, ma a parte i suoi documenti di lavoro,
incredibilmente non trova niente. Pensa allora all’aeroplanino di carta appena
stracciato nell’ufficio di Giuseppe e va a prenderne un pezzo. Ancora col
sorriso sulle labbra, prende la carta dal cestino. L’aeroplano ha delle
scritte, non è un semplice foglio bianco. Incuriositosi, Mario apre il foglio e
scopre con enorme stupore il progetto di un water.
«Perché
i Krauten l’hanno lanciato dal loro studio, privandosi di un ottimo progetto?»
Pensa «È l’ennesima provocazione?» il sorriso di Mario diventa ben presto una
smorfia «per fortuna che Giuseppe non l’ha visto. Si sarebbe arrabbiato ancora
di più.»
In
quel momento Giuseppe rientra in sede. Mario si agita e preso dal panico
appallottola di nuovo il disegno e nella foga ingoia la gomma.
«Ho
dimenticato il cappello… Mario! Che ci fai nel mio studio?»
«Niente…
niente! Cercavo della carta per buttare la gomma… l’ho trovata.»
Mario
si salva e Giuseppe esce di nuovo. Mario tiene stretto il progetto in tasca e un
pensiero lo assale: «Eppure lo stile dei disegni sembra familiare…»
Con
una tale preoccupazione non si può lavorare e Mario decide di uscire.
Mario
Maccheroni corre a casa, dove lo accoglie sua moglie.
«Monica!
Monica! Devi vedere questo.» Mario non aspetta molto per esporre il suo
problema e srotola il disegno sulle gambe della moglie «Cosa ne pensi?»
«Direi
che è ciò su cui sono seduta ora!»
Nella
foga, Mario non si è accorto che Monica è seduta proprio su un water, intenta a
fare pipì.
«Ah…
scusa. Sì, hai ragione, è un water, ma dimmi di più. Tu che sei psicologa e
capisci la gente, chi ti ricorda questo progetto?»
Monica
guarda esterrefatta il marito che è perso nei suoi pensieri.
«Se
mi stai chiedendo chi mi ricorda un cesso, direi molte persone… ma immagino che
tu voglia sapere chi mi fa pensare lo stile di questo disegno?»
«Come?
Ah sì, certo.» Mario è distratto e fissa il progetto cercando di scrutarne
nuovi segni.
«Direi
Maria!»
Mario
Maccheroni non sembra averla ascoltata e continua a riflettere a voce alta.
«Hm… questo stile… chi è?».
«Maria
Maccheroni! Mi stai ascoltando?» Monica Verdi ripete la sua osservazione ma
Mario mal interpreta il nome.
«Eh?
Ma sì, sì, ti sto ascoltando. Lasciami pensare in pace…»
«Se
è lo stile del disegno che cerchi, credo sia quello di Mari…»
«Sì,
esatto, vorrei sapere di chi è questo stile inconfondibile… hm, chi sarà…»
Mario non ascolta proprio «…giusto! Questo è lo stile di Maria! Come ho fatto a
non pensarci prima?»
«Lo
sapevo!»
«Lo
sapevi? Perché non me lo hai detto allora?»
Monica
rimane di stucco e vorrebbe rispondere, ma qualcun altro entra in casa in quel
momento. Mario accorre all’ingresso ed esclama sorpreso, mentre accartoccia ancora
una volta il progetto: «Maria, che ci fai qui?»
«Claudio!
Che ci fai tu qui a casa di mia suocera!»
«Claudio?»
A questo punto anche Monica sopraggiunge, dopo aver tirato l’acqua «Mario,
perché tua sorella di chiama Claudio?»
«È
una storia lunga… dopo te la spiego. Comunque, Maria, questa è casa mia, non di
tua suocera… mi sa che ti sei sbagliata!» Mario e Monica ridono divertiti.
«Oh
no! Ancora una volta!» Anche Maria Maccheroni accenna un sorriso autoironico.
Mentre
sta ancora ridacchiando, a Monica scappa una battuta: «Ad ogni modo, è proprio
vero… si parla del diavolo e spuntano le corna!»
Maria,
però, si agita inaspettatamente e comincia a guardarsi attorno sospettosa. Poi
cerca di dissimulare l’imbarazzo ostentando delle risatine isteriche e una falsa
tranquillità nel rivolgersi di nuovo al fratello Mario e alla cognata Monica.
«Corna? Eh eh eh… quali corna? Non ci sono corna qua… no, no!»
Mario sta ancora pensando al progetto ma Monica è un po’ confusa dalla reazione di Maria e non fa in tempo a dire niente che Maria conclude la sua scenetta. «E comunque… come fate a saperlo?»
Mario sta ancora pensando al progetto ma Monica è un po’ confusa dalla reazione di Maria e non fa in tempo a dire niente che Maria conclude la sua scenetta. «E comunque… come fate a saperlo?»
Monica
si riprende un attimo. «Sapere cosa?»
Come
si risolverà questo momento d’imbarazzo?
A.
Mario è troppo preso dal disegno di water che tiene in tasca e non capisce la situazione,
così taglia corto e chiede invece a Maria se il progetto le appartiene.
B.
Monica ha capito che c’è qualcosa che non va, allora chiede a Mario di lasciarla
sola con Maria perché sospetta che Maria sappia che Mario la tradisce.
C.
Maria, in preda a una crisi isterica, convinta di essere stata scoperta, si
gira di scatto e se ne va scoppiando in lacrime e lasciando lì la sua borsa.
Avete tempo fino a martedì 14 marzo per votare!
RispondiEliminaB
RispondiEliminaSoprattutto grazie a voti da Facebook vince l'opzione A.
RispondiEliminaGrazie a tutti. Continuate così. A presto per l'episodio 7.