Anche quest’estate me ne vado al mare sulle nostre
coste adriatiche. Come sempre è pieno di turisti tedeschi che quando sono a
casa loro sono perfetti e puliti, poi, però, quando vengono da noi fanno un
macello, sporcano e insozzano tutto, lasciando a noi italiani sia l’onere di
ripulire sia l’onta dello stereotipo dei maleducati. Non fraintendetemi, io non
ce l’ho con i tedeschi, anzi è gente onesta e ordinata, perché loro fanno un
po’ di confusione solo durante il fine settimana della Pentecoste e anche
perché poi in realtà chi incasina di più il nostro paese sono gli extracomunitari.
Questi vengono qua solo a mangiare il kebab per strada, lasciando ovviamente le
cartacce per terra. In fondo non è neanche giusto prendersela con loro, non mal
interpretate quello che vi scrivo, perché siamo noi italiani che in realtà
abbiamo i soldi per mangiarci il kebab e quindi sporcare in giro e anche perché
gli extracomunitari arrivano qua da situazioni disperate cercando fortuna. La
colpa va invece ricercata nella classe politica incapace di trovare soluzioni
efficaci a questi grossi problemi che affliggono il paese. Da anni vige un
immobilismo decisionale cronico nella stanza dei bottoni, sia a destra sia a
sinistra, col fatto che c’è sempre da mangiare in parlamento. Ora, non voglio
dire che sia solo colpa dei politici, non equivocate le mie frasi, perché poi
si sfocia in un facile qualunquismo, tipico della frangia più radical chic. Che
poi, detto tra noi, sono proprio loro il problema di questo paese: borghesi
arricchiti che non guardano al di là del loro naso e dei loro interessi. Sempre
col dito carico da puntare verso il responsabile di turno, ovviamente dal punto
di vista dei loro occhi immacolati. No, scusate, ora che rileggo, non vorrei
essere travisato perché questi “borghesotti” sono spesso quelli che non hanno
avuto il coraggio di restare in Italia, ma hanno deciso di emigrare all’estero
in cerca di opportunità migliori, come se il loro paese non fosse degno delle
loro grandi e nascoste capacità. Come se solo altre nazioni, ovviamente
migliori dell’Italia, potessero accoglierli e saperli sfruttare al meglio. C’è
da dire, però, che spesso le istituzioni italiane ci hanno messo molto di loro
per costringere così tanta gente istruita a cambiare aria. Però scritta così si
stravolge un po’ il mio pensiero e non era certo mia intenzione dare la colpa
della rovina dell’Italia a chi è stato costretto a lasciarla a malincuore per
ottenere i giusti riconoscimenti al proprio duro lavoro. In fondo, dunque la
colpa è di tutti noi italiani, non esclusivamente degli stranieri, delle classi
governanti, degli opinionisti, degli emigrati all’estero, ma di tutti noi. Oh,
io ci ho provato a rimediare, ma a ogni frase sono andato peggio e alla fine,
ecco, offendo tutti per non offendere nessuno!
Pandora (vaso di): contenitore di tutti i mali che
si riversarono nel mondo dopo la sua apertura.
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