Come precedentemente promesso, mi accingo a
raccontarvi la leggenda del custode del cimitero delle facce da culo. A
differenza del custode del cimitero dei regali inutili che deve correre a
prendere un regalo diverso ogni volta, questa creatura mitologica non ha
bisogno di fare tutto questo moto per svolgere il suo onesto lavoro perché deve
consegnare sempre lo stesso tipo di prodotto che tiene in molteplici copie
sotto il suo mantello. Infatti, il suo lavoro consiste nel recapitarvi sempre
la stessa espressione: la faccia da culo. Questo personaggio agisce in modo
rapido sul vostro sistema neuroendocrino, stimolando ghiandole e sistemi
sottocorticali del cervello, inibendo invece i processi cognitivi più alti del
lobo frontale, che portano a delle tipiche conseguenze: cali del tono di voce,
pause dilatate a dismisura tra una parola e l’altra, ripetuti rumorosi
schiarimenti di voce, spreco improprio d’inutili locuzioni quali “eh” e “hm”,
corrugamento della fronte, rapidi movimenti oculari in cerca di metaforiche boe
di salvataggio dalla situazione incresciosa, copiose sudorazioni ascellari e
delle mani, rossore in volto e l’immancabile tachicardia. Letta così sembra una
malattia, ma vi assicuro che non lo è. È semplicemente l’ottimo operato del
custode del cimitero delle facce da culo che agisce con rapidità e solerzia più
spesso di quanto crediate, spesso quando meno ve lo aspettate. Questo
personaggio, aggrappato come una carogna sulla vostra schiena, vi porge
gentilmente una faccia da culo ogni volta che avete dovuto fingere entusiasmo
per un regalo brutto, ogni volta che avete cercato scuse banali per
giustificare un ritardo, ogni volta che a scuola vi hanno interrogato
impreparati, ogni volta che vi ha fermato la pattuglia dei carabinieri, ogni
volta che il vostro partner vi ha beccato a guardare qualcun altro con
eccessiva ammirazione, ogni volta che vi siete dimenticati un compleanno o un
anniversario, ogni volta che all'estero avete fatto un commento cattivo in
italiano pensando erroneamente di non essere capiti, ogni volta che avete detto
una stupidaggine e siete stati smascherati, ogni volta che vi hanno preso con
le mani in pasta (ma non era un corso di cucina)… la lista potrebbe essere più
lunga ma credo che mi abbiate capito. Credo anche che a molti di voi sia
successo spesso d’indossare questa maschera. Personalmente a me capita spesso
quando mi rivolgono la domanda: perché hai deciso di scrivere così tante boiate
in questo blog? Hm… … eh… hm… dunque, dicevo… hm…
Caronte: traghettatore del fiume Acheronte nell'Ade.
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