venerdì 23 aprile 2021

PROMOZIONE – Intervista su “Il lavoratore”

Continua la piacevole collaborazione con la rivista mensile degli italiani a Stoccolma “Il lavoratore” e con il suo direttore, Valerio De Paolis. Questa volta sono stato intervistato per parlare del mio nuovo libro “Alla scoperta dell’acqua calda” (acquistabile su Amazon https://www.amazon.it/dp/9163969629).
Ecco il link all’intervista: https://illavoratore.org/roberto-riva-presenta-il-suo-nuovo-libro/
 
 
Sì, lo so, questo pezzo potrebbe tranquillamente stare nella rubrica “Kissenefrega”… prendetelo come una sottocategoria letteraria!



martedì 20 aprile 2021

PISSICOLOGIA – Stai calmo!

«Almeno ammetti che avevo ragione.»
«Non è il caso di mettersi a discutere ora.» Carlo Gustavo è visibilmente scosso.
«Eh già, la situazione è alquanto delicata.»
«Ma va’! Non si era capito. Il professorone sfotte pure ora.» Si sbraccia Carlo Gustavo.
«Non ti agitare.» Sigismondo è impassibile «Calmati, Carlo Gustavo!»
«Dire di star calmo a uno agitato è come cercare di spegnere il fuoco soffiandoci ossigeno sopra.»
«Ma che metafora è?»
Carlo Gustavo s’arrabbia e manda platealmente a quel paese l’amico «Una metafora per dirti di finirla con quell’atteggiamento da saputello. Lo so che ci sono finito da solo in questa situazione e vorrei uscirci al più presto.»
Carlo Gustavo continua a girarsi a destra e a sinistra in cerca di una soluzione.
«Non muoverti così che peggiori la situazione.» Sigismondo respira lentamente e spiega. «Vuoi una metafora? Beccati questa allora. È come quando sei in auto bloccato con le ruote nel pantano. Ti prende il panico, vero? Non sei più lucido, vero? E allora che fai?»
«Dai gas ed esci!»
«Sbagliato! Più acceleri e più la macchina si blocca. Schiacci sul pedale ancora e sei sempre più bloccato e sempre più nel panico. Che fai? Semplice: scendi, fai un passo indietro, osservi la situazione da un'altra prospettiva e decidi cosa fare. Se serve chiedi aiuto per farti trainare fuori oppure fa da te: scavi una fossa e crei una rampa, magari con dei bastoni, davanti alle ruote incastrate. Poi rientri in macchina e solo a quel punto dai gas di nuovo.»
Nel frattempo, Carlo Gustavo accelera le procedure per cercare una soluzione al problema.
«Ti ho detto di non agitarti!»
«Almeno io provo a fare qualcosa… non me ne sto lì impalato.»
«E fai male. Se sei nel turbine delle emozioni, in mezzo a un attacco di panico, è meglio stare fermi e respirare profondamente.»
«Più facile a dirsi che a farsi.»
«Non vedi che sei con l’acqua alla gola?»
«Non sono con l’acqua alla gola!»
«Vero, ma a me sembra che stai per soffocare.»
«E fai qualcosa allora per aiutarmi!»
«Te l’ho detto, devi stare fermo… tuffati nel tuo problema. Nuota libero nel tuo corpo. Cavalca l’onda delle tue emozioni. Non farti travolgere dalla marea. Respira sopra la superfice.»
Carlo Gustavo finalmente ascolta l’amico, si distende e respira.
«Bravo!» Sigismondo lo incoraggia. «Respira ancora. Lentamente. A pieni polmoni.»
«Va bene, Sigismondo. Lo ammetto.» Carlo Gustavo è calmo. «Avevi ragione: come dicevi tu queste erano sabbie mobili. Ora però puoi smetterla di fare lo stronzo, lanciarmi una corda e tirarmi fuori da qua?»

giovedì 8 aprile 2021

PISSICOLOGIA – Hai paura del buio?

La porta dell’ignoto si spalanca davanti ai due esploratori impauriti. Si apre l’oblio ai loro piedi. Davanti a loro il buio completo. Ora i due vedono il baratro. Lungo il percorso che conduce verso l’oscurità si presenta una scelta. Una scelta importante.
«C’è qualcosa che non va, Sigismondo. Vacci tu prima.»
«Eh, no. Abbiamo fatto pari e dispari e hai perso. Vai tu.»
«Ma tu hai barato.»
«Ma che barato.» Sigismondo dà quasi una spinta in avanti a Carlo Gustavo. «Abbiamo buttato i numeri due volte. Ho vinto sempre io.»
«Dobbiamo almeno fare al meglio di cinque.»
«Ma smettila. Sii uomo!»
«Proprio perché sono un essere umano, ho paura!»
«Certo che hai paura. È normale avere paura di quello che non conosciamo.»
«Mi batte forte il cuore, ho il respiro affannato, mi tremano le gambe. Non capisco perché…»
«Oh, ma sei duro di comprendonio, eh!» Sigismondo sbuffa. «Te lo rispiego. La paura è una reazione del nostro cervello a una situazione di pericolo: aumenta il battito cardiaco, la frequenza respiratoria, la sudorazione, la tensione muscolare. Tutti chiari segni che ci stiamo per preparare alla lotta o alla fuga da un pericolo.»
«E tutti i pensieri negativi, allora?»
«Indovina un po’?» Sigismondo alza e abbassa le sopracciglia un paio di volte. «Ci sono serviti a sopravvivere.»
Carlo Gustavo scuote la testa. «Non iniziare con questa storia. Non ora. Ti prego.»
«È così. Immagina due uomini della Preistoria davanti a una grotta buia e sinistra. Uno pensa che ci sia una belva feroce dentro e non ci entra. L’altro va dentro a controllare. Chi credi che abbia avuto più chance di sopravvivere e portare avanti i suoi geni?»
«Tuo nonno!» Carlo Gustavo scherza per sdrammatizzare.
«Esatto:» Sigismondo risponde seriamente sorprendendo l’amico «Hai indovinato! Era anche tuo nonno, a dire il vero. Quindi, nostro bisnonno… no scusa, nostro bis-bis-bis-bis-bis-bis-»
«Sì, sì, ho capito» Taglia corto Carlo Gustavo. «Ma scusa, dopo tutta la storiella che mi hai raccontato sugli uomini delle caverne, perché dovrei andarci io e non tu?»
«Uff…» Sigismondo sbuffa.
«Rispondi, per favore. La mia è una domanda legittima.»
Sigismondo guarda l’amico con fermezza. «Perché è la tua cantina. Non la mia. Ma La vera domande è: perché è così buia?»
«Hm... ho paura di essermi dimenticato di cambiare la lampadina rotta.»