mercoledì 19 ottobre 2016

SOUP OPERA – Un minestrone di emozioni: episodio pilota

Lo specchietto retrovisore di una nuova Volvo S90 fiammante riflette un paio d’occhi. Sono occhi decisi di un uomo vincente. Sono occhi affamati di vittoria di un uomo di successo. È lo sguardo di un uomo che ha lavorato tanto per arrivare a quel successo. Un uomo che ha portato avanti il grande nome della sua famiglia. Un uomo che è consapevole di aver ricevuto ma anche dato molto alla famiglia. Quell'uomo è Giuseppe Maccheroni. Quello sguardo determinato riflesso nello specchietto retrovisore è l’immagine perfetta di un pilota saldamente al comando, non solo della sua autovettura, ma di tutta un’azienda a conduzione famigliare che va avanti da decenni. Non è quindi un uomo solo. È un uomo circondato da persone importanti: la sua famiglia. Seduta alla sua destra c’è Teresa Rossi, una donna bellissima, quello che si merita un uomo del calibro di Giuseppe. Seduti in fila nel sedile posteriore, ci sono i loro tre figli. Andrea Maccheroni, primogenito dallo sguardo fiero e deciso come quello del padre: è l’orgoglio di famiglia.  La secondogenita Giorgia Maccheroni: ha lo sguardo un po’ perso e non vede l’ora di essere di nuovo a casa. Infine Edoardo, il terzogenito dallo sguardo annoiato: ogni cinque secondi, neanche li contasse, distoglie lo sguardo dal finestrino per aggiornare la sua pagina sui social network. Giuseppe continua a guidare mentre passa con lo sguardo a uno a uno ogni membro della sua famiglia. Ognuno di loro è motivo d’orgoglio. Ognuno di loro è lo specchio delle sue vittorie. Un successo sudato per mandare alle stelle la sua azienda: la Sanit, leader svedese nella produzione di sanitari, che da anni porta gabinetti e lavandini di gran classe italiana nei bagni di milioni di svedesi. Giuseppe, dunque, sorride, saldamente alla guida del suo destino. Giuseppe oggi è molto felice, non solo per essere quello che è, ma anche perché oggi è il suo quarantacinquesimo compleanno. Per festeggiarlo si sta dirigendo al suo ristorante preferito a Danderyd, a nord-est di Stoccolma, con la sua Volvo S90. Lì Giuseppe ordinerà la sua zuppa di pesce preferita accompagnata dal suo vino preferito. La sua famiglia sarà lì con lui e questo è il regalo più bello che potessero fargli, anche se sicuramen… un momento, lo squillo di un cellulare rompe il silenzio che si era creato da qualche minuto nell'abitacolo. Il figlio minore Edoardo controlla con un rapido scatto il suo telefonino, ma non è il suo quello a squillare. Il suono inconfondibile è quello del cellulare di Giuseppe, il quale non esita e risponde mentre continua a guidare (nella civile Svezia non è reato se fatto in situazione di traffico non pericolosa). Giuseppe ascolta per qualche secondo chi gli parla dall'altro lato della cornetta, annuisce, ascolta ancora e poi esclama «Merda! Questa non ci voleva!» Teresa lo redarguisce a gesti per l’uso delle parolacce di fronte ai figli, Giuseppe la gela con lo sguardo e continua ad ascoltare, poi conclude la telefonata «Va bene, capisco. Ti richiamo io domani mattina dall'ufficio.» Giuseppe tiene il cellulare in mano e non dice niente, mentre sua moglie e il suo primogenito Andrea lo guardano preoccupati. Giorgia ed Edoardo invece non lo calcolano, una guarda fuori dalla finestra e l’altro controlla ossessivamente il suo stato su Facebook in attesa di un “mi piace”.
Che cosa avrà turbato la mente di Giuseppe? Che cosa avrà rovinato il suo compleanno? Che cosa gli sarà stato detto in quella comunicazione telefonica?
La mente di Giuseppe è piena di pensieri e lo sguardo è perso oltre l’orizzonte della strada davanti a sé. La rabbia monta dentro di lui. Sta pensando a una soluzione, perché lui trova sempre una soluzione. Non considera nient’altro che la soluzione. Non si rende conto che la sua famiglia lo sta scrutando preoccupata. Non si accorge neanche che una renna si è messa all'improvviso in mezzo alla strada: una renna in Svezia (che cliché… anche se chi bazzica queste latitudini sa che non è poi così improbabile)!
Il pericolo è imminente per il pilota di questo episodio pilota. Che cosa farà Giuseppe?

A. Per schivare la renna, Giuseppe tenta una manovra avventata che non va a buon fine. La macchina esce di strada, causando un incidente che potrebbe uccidere tutti i passeggeri, dando vita alla saga più breve della storia.

B. Giuseppe frena all'improvviso, ma non abbastanza da evitare la renna che muore sul colpo. Gli ambientalisti e i verdi lo scoprono, lo denunciano (in Svezia contano molto!) e rischia tre anni di carcere per il crimine commesso.

C. Giuseppe frena in tempo, avvertito via SMS da suo figlio Edoardo seduto sul retro, e riesce a non colpire la renna che rimane illesa. Subito dopo richiama chi gli aveva dato la brutta notizia telefonica e lo licenzia in tronco. I sindacati, però, gli danno una multa salatissima (in Svezia anche loro contano molto!)

Leggete qui le istruzioni per l'uso!

3 commenti:

  1. scelgo la A
    forse è quella che crea più varianti
    (se non muoiono tutti... ma conoscendoti..;)

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  2. Le votazioni si sono chiuse.

    L'opzione vincente è... rullo di tamburi... l'opzione A!

    Ora mi metto a lavorare per proseguire la storia. Presto saremo di fronte a un nuovo bivio e chiederò ancora il vostro prezioso aiuto.

    Grazie mille a tutti quelli che hanno votato.
    Soup opera - un minestrone di emozioni, continua grazie a voi!

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