Oggi è il mio compleanno. Il compleanno arriva una
volta all'anno e si invecchia un po’ alla volta. Chi compie gli anni il 29
febbraio invece invecchia un po’ meno o forse deve festeggiare più spesso il
non-compleanno per stare al passo coi tempi (o meglio, al passo con il tempo).
Nei primi anni di vita si festeggia pure il complemese, forse perché si vuole
crescere in fretta. Probabilmente si tirano le orecchie al bambino per la
stessa ragione. Qualche anno dopo arriva la torta e si soffiano le candeline: all'inizio ci sono tante candeline quanti gli anni, col tempo poi si sostituiscono
le candeline con i numeri. Si spengono le luci, entra la torta illuminata dalla
candeline e parte la canzoncina di rito: “Tanti auguri a teee, tanti auguri a
teee!”, ripetuta allo stesso modo un paio di volte in molte lingue del mondo…
tranne in portoghese dove le strofe sono una diversa dall'altra… e tranne in Svezia, dove la canzone è completamente diversa ma a me (umile e scherzoso
parere personale) è sempre sembrata più una marcia funebre che una canzone di
auguri (però ti arriva la colazione a letto e guai a scordartene se hai un
partner svedese)! Quindi, arriva la torta, prendi fiato, dai una bella soffiata
ed esprimi un desiderio… un momento, quanti desideri espressi davanti ad una
torta si sono realizzati? Chi si ricorda un proprio desiderio espresso a cinque
anni? Chi si ricorda se è stato avverato? (Dovrò chiedere aiuto a Pascal, un
personaggio del mio libro che spero di farvi conoscere presto!) I desideri si
dimenticano e gli anni passano: arrivano sempre più primavere sul groppone e sempre
meno regali. Però ci sono gli auguri di Facebook: basta scrivere “auguri” sulla
bacheca e ti metti l’anima in pace fino al prossimo anno (per carità, smorzo
subito la polemica perché l’ho fatto mille volte anche io)! Per concludere: sia
che si festeggi con una festa, sia che si festeggi da soli, l’importante è
festeggiare! Auguri!
E voi direte: e chi se ne frega del tuo compleanno?
Beh, non prendetevela con me, non è colpa mia… io vi avevo avvisati: rileggete
il titolo della rubrica, per piacere!
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