Il perfezionista è un personaggio mitologico che
vuole fare sempre tutto alla perfezione. È la sua coscenza che glielo impone.
Non può sottrarsi a questo destino. Qualsiasi cosa faccia la deve fare perfetta.
Può capitare quindi che decida di cominciare a scrivere e che non è soddisfatto finchè non riesce a pubblicare il suo romanzo. oppure che decida di andare al
lavoro in bicicleta e si compra l attrezzatura per partecipare in Serie A. Non
e possibile per lui mangiare in un ristorante che non ha comunque quattro
stelle Michellin. Qual’è poi il modo più buono per rovinarsi l’amicizia con
tutti gli amici? Ovvio. Se il tuo amico o ormai ex amico te da sempre da
pensare, perché, ti sbatte sempre in faccia tutto quello che di bello fa’,
quanto è perfetta la sua relazione sentimentale-amorosa, quanto è interessante
la sua vita lavorativa e ricreativa. Bene: allora a quel punto, anche se è
idealizzato come il ritratto di perfezione, e anche se un tuo carissimo amico/a
di vecchia data, non importa: forse tutta quel perfezione non è poi così
importante. Non credi?
Avete notato che la storia non aveva senso, che non
aveva né capo né coda? Avete notato gli errori grammaticali, ortografici e
sintattici? (non avete visto tutto ciò? “Iuston, abbiamo un problema!”) Bene, gli
errori, però, sono voluti! Ebbene sì, sono fatti apposta perché in questa
società moderna siamo sempre costretti a fare tutto perfetto e anche molto velocemente
per essere considerati capaci. Non c’è mai il tempo e lo spazio per sbagliare e
per imparare dai propri errori. Quindi, non abbiate paura: fate degli sbagli,
tentate strade nuove, osate, imparate dalle sconfitte. Solo così potremo
davvero essere perfetti. Tutti fanno degli errori ogni tanto (per esempio avete
letto questo blog) e nessuno fa eccezzione!
P.S.: eccezione con una “z” sola… purtroppo non
sempre si impara dai propri sbagli!
Kalokagathia: spirito ideale di perfezione e
nobiltà.
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