TOC-TOC!
Bussano alla porta.
Kevin si blocca all’improvviso. Il mezzo panino che si è preparato per spuntino con prosciutto scaduto, pancarrè ammuffito e cipolline ferme nella salamoia da almeno un paio di mesi gli rimane tra faringe ed epiglottide.
SSST!
Ogni suo singolo muscolo corporeo si contrae e si prepara al peggio. Il coltello che ha usato per spalmare il burro d’arachidi cade dal tavolo ma lui riesce a trattenerlo tra le chiappe prima che tocchi terra.
TOC-TOC!
Bussano di nuovo.
Il battito cardiaco va a mille, ma Kevin Smith non batte ciglio. Ormai è abituato a tenere sotto controllo tutte le sue funzioni vitali. Niente può essere lasciato al caso nella sua situazione critica.
IIIH!
La maniglia comincia ad abbassarsi.
Non c’è più tempo per pensare. Bisogna agire. Con uno slancio deciso balza fuori dalla finestra, non prima di aver strappato dalle pareti i poster di Stallone in “Rambo” e Van Damme in “Accerchiato”, quelli deve portarli via con sé come santini protettori. Con le braccia si protegge dai pezzi di vetro che ha rotto e vola giù dal secondo piano.
SWISH & STUMP!
Atterra sul marciapiede con una capriola per attutire il colpo. Non ha neanche un graffio. Kevin è indistruttibile. Si toglie la polvere dalle spalle e scappa via veloce come il vento.
TSÈ!
Non lo avranno mai.
Nella stanza che Kevin ha appena
lasciato entrano tre loschi individui. Portano sempre gli occhiali da sole,
sempre, anche di notte e quando entrano in uno sgabuzzino buio. Non sorridono
mai, neanche quando ridono. Il primo è alto, snello, dal naso a punta e dai
capelli corti a spazzola. È rapido come il vento e potente come un dritto di
Federer. È cintura nera di Kung-fu, IXX Dan. È così rapido che nessuno è mai
riuscito a sentire come si chiama, così tutti lo identificano per il rumore che
fa quando passa: Sneeze.
Il secondo è un energumeno, grosso e largo con gli occhi che sprofondano e quasi spariscono dentro la faccia. Inspira sempre troppo profondamente quando è arrabbiato e poi esplode buttando fuori tutta l’aria e a volte anche le tonsille. E lui è sempre arrabbiato. Se ti trovi sulla sua strada non perdona. Maneggia tutte le armi che l’essere umano abbia mai usato in una guerra. Lui si chiama Cough.
Il terzo è il più piccolo ma il più appiccicaticcio e viscido di tutti. Viaggia sempre attaccato alle gambe dell’armadio Cough che non si accorge mai della sua presenza perché non riesce a guardare sotto la linea della propria cintura. Appena può s’incolla al primo che passa e non si stacca più. Possiede il segreto del più antico Kata custodito dai bambini di tutto il mondo: l’arte di saper rompere i coglioni. Nessuno può levarselo di torno. Lui è Snut.
Niente e nessuno può fermare quei tre. Loro sono i tre scagnozzi del boss.
GRRR!
Il loro obiettivo, però, è scappato. Nessuno può fermarli, ma Kevin può sfuggir loro. Il capo non la prenderà bene. Il loro capo non perdona tanto facilmente chi fallisce. Il loro capo odia quando i suoi sgherri tornano a mani vuote e magari anche a mani pulite.
Mr. Crown è un omarello basso, tondo,
con la gobba e dai piedi corti. Ha le guance butterate, le orecchie a sventola,
l’alito che puzza e lo sguardo strabico e truce. Nonostante tutto ciò ha anche
dei difetti, ma nessuno osa sfidarlo e mettere in dubbio la sua potenza nell’organizzazione
criminale Vairus. Lui ne è il re. Per questo tiene sempre una corona in testa, un
bomber con borchie sulle spalle e anfibi neri con spuntoni di metallo. È sempre
felice di vedervi ma sfortunatamente quella che tiene in tasca è una pistola.
Loro hanno preso Jennifer, la moglie
di Kevin Smith.
E Kevin ha lottato. Si è difeso. Ha combattuto come poteva. Ma alla fine è dovuto scappare per difendere Johnny e Seth, i suoi due figli maschi.
La mafia del Vairus, però, ha preso anche loro. Prima uno, sotto i suoi occhi mentre Kevin si era distratto a guardare un’altra mamma all’asilo, e poi l’altro, all’uscita della scuola.
AAAH!
Quei bastardi!
(Gli scagnozzi della mafia Vairus, non i suoi figli)
Kevin urla al cielo la sua rabbia e disperazione, mentre corre sotto la pioggia della città senza nome e senza pietà, dove quasi tutti sono sottomessi a Mr. Crown e ai suoi tre scagnozzi Sneeze, Cough e Snot.
Kevin suda freddo al solo pensiero di quella terribile organizzazione che tiene in ostaggio la sua famiglia da ormai una settimana. Kevin è costretto a muoversi in continuazione, a evitare le facce sconosciute, a stare sempre allerta e a tenere sempre libera una via di scampo come una finestra aperta o un condotto della ventilazione. È costretto a vivere in stanze microscopiche dalla luce bassa, l’aerazione pessima, senza armadi e a dormire su divani scomodi come un padre separato in casa. Lui che separato non è. Lui che ama ed è amato da moglie e figli. Estrae una foto di Jennifer, Johnny e Seth dal portafoglio e la guarda melanconico. Si chiede se un giorno potrà rivederli.
SIGH!
Vorrebbe piangere ma non può. Non c’è tempo. Deve correre. Deve scappare. Sneeze, Cough o Snut potrebbero essere alle sue calcagna e piombargli addosso in qualsiasi momento. Quei tre scagnozzi non si fermano mai. Faranno di tutto per rifarsi agli occhi del loro boss Mr. Crown. Quei tre aspettano solo una sua mossa falsa. Quei tre non riposano mai. Neanche Kevin quindi può farlo. Deve continuare a vigilare e a non distrarsi.
PANT!
Che fatica a essere sempre in guardia.
Un’altra settimana è andata. Kevin è incolume. La mafia del Vairus ha cercato di attaccarlo in ogni modo, ma lui si è difeso strenuamente. Con tutti i mezzi a sua disposizione. Con tutte le forze che aveva.
Mr. Crown è fortissimo. Negli ultimi anni non ha dato scampo agli abitanti della città senza nome, ma non ha preso tutti. Kevin infatti è rimasto incredibilmente incolume, nonostante gli attacchi delle ultime due settimane.
Ed è proprio negli ultimi giorni che la mafia Vairus ha commesso un errore. Si è concentrata troppo su Kevin e ha schierato tutte le forze nel tentativo di catturarlo. Così ha allentato la sorveglianza su moglie e figli che con pazienza sono riusciti a scavare un tunnel sotterraneo ed evadere dalle grinfie di Mr. Crown. Jennifer è scappata con Johnny e Seth in braccio ed è tornata dal marito.
URRÀ!
L’incubo è finito. Kevin può riabbracciare la sua famiglia. Tutti questi sforzi, però, sono costati cari. Kevin è a pezzi, distrutto, logorato fisicamente e psicologicamente, dentro e fuori. Non appena rivede i suoi cari crolla a terra disperato. Si sente sottosopra, coi crampi agli occhi e le lacrime ai polpacci. Il suo volto è sfigurato, suda copiosamente e non ce la fa più. Sembra parlare con amici lontani e sbracciare a vuoto contro nemici immaginari in preda alle allucinazioni. Dà l’impressione di essere in fin di vita. Quindi alla fine la mafia Vairus ha trovato un modo di arrivare anche a lui? Con un filo di voce chiede alla moglie di dare un abbraccio ai bambini e di dir loro che lui li ha sempre amati e che li amerà per sempre. Poi si accascia al suolo.
GASP!
La moglie Jennifer accorre al capezzale del marito con un bicchiere d’acqua in mano. Gli inumidisce le labbra e lo consola accarezzandogli la testa. Kevin sta solo riposando ma scotta sulla fronte. Jennifer gli misura la temperatura.
OH NOOO!
È la fine: Kevin è un uomo invincibile, un lottatore instancabile, un guerriero corazzato, ma come tutti gli uomini non può nulla contro questo nemico. No, negativo, non si tratta di Mr. Crown. Kevin ha solo un po’ di febbre a 37.3.
Bussano alla porta.
Kevin si blocca all’improvviso. Il mezzo panino che si è preparato per spuntino con prosciutto scaduto, pancarrè ammuffito e cipolline ferme nella salamoia da almeno un paio di mesi gli rimane tra faringe ed epiglottide.
SSST!
Ogni suo singolo muscolo corporeo si contrae e si prepara al peggio. Il coltello che ha usato per spalmare il burro d’arachidi cade dal tavolo ma lui riesce a trattenerlo tra le chiappe prima che tocchi terra.
TOC-TOC!
Bussano di nuovo.
Il battito cardiaco va a mille, ma Kevin Smith non batte ciglio. Ormai è abituato a tenere sotto controllo tutte le sue funzioni vitali. Niente può essere lasciato al caso nella sua situazione critica.
IIIH!
La maniglia comincia ad abbassarsi.
Non c’è più tempo per pensare. Bisogna agire. Con uno slancio deciso balza fuori dalla finestra, non prima di aver strappato dalle pareti i poster di Stallone in “Rambo” e Van Damme in “Accerchiato”, quelli deve portarli via con sé come santini protettori. Con le braccia si protegge dai pezzi di vetro che ha rotto e vola giù dal secondo piano.
SWISH & STUMP!
Atterra sul marciapiede con una capriola per attutire il colpo. Non ha neanche un graffio. Kevin è indistruttibile. Si toglie la polvere dalle spalle e scappa via veloce come il vento.
TSÈ!
Non lo avranno mai.
Il secondo è un energumeno, grosso e largo con gli occhi che sprofondano e quasi spariscono dentro la faccia. Inspira sempre troppo profondamente quando è arrabbiato e poi esplode buttando fuori tutta l’aria e a volte anche le tonsille. E lui è sempre arrabbiato. Se ti trovi sulla sua strada non perdona. Maneggia tutte le armi che l’essere umano abbia mai usato in una guerra. Lui si chiama Cough.
Il terzo è il più piccolo ma il più appiccicaticcio e viscido di tutti. Viaggia sempre attaccato alle gambe dell’armadio Cough che non si accorge mai della sua presenza perché non riesce a guardare sotto la linea della propria cintura. Appena può s’incolla al primo che passa e non si stacca più. Possiede il segreto del più antico Kata custodito dai bambini di tutto il mondo: l’arte di saper rompere i coglioni. Nessuno può levarselo di torno. Lui è Snut.
Niente e nessuno può fermare quei tre. Loro sono i tre scagnozzi del boss.
GRRR!
Il loro obiettivo, però, è scappato. Nessuno può fermarli, ma Kevin può sfuggir loro. Il capo non la prenderà bene. Il loro capo non perdona tanto facilmente chi fallisce. Il loro capo odia quando i suoi sgherri tornano a mani vuote e magari anche a mani pulite.
E Kevin ha lottato. Si è difeso. Ha combattuto come poteva. Ma alla fine è dovuto scappare per difendere Johnny e Seth, i suoi due figli maschi.
La mafia del Vairus, però, ha preso anche loro. Prima uno, sotto i suoi occhi mentre Kevin si era distratto a guardare un’altra mamma all’asilo, e poi l’altro, all’uscita della scuola.
AAAH!
Quei bastardi!
(Gli scagnozzi della mafia Vairus, non i suoi figli)
Kevin urla al cielo la sua rabbia e disperazione, mentre corre sotto la pioggia della città senza nome e senza pietà, dove quasi tutti sono sottomessi a Mr. Crown e ai suoi tre scagnozzi Sneeze, Cough e Snot.
Kevin suda freddo al solo pensiero di quella terribile organizzazione che tiene in ostaggio la sua famiglia da ormai una settimana. Kevin è costretto a muoversi in continuazione, a evitare le facce sconosciute, a stare sempre allerta e a tenere sempre libera una via di scampo come una finestra aperta o un condotto della ventilazione. È costretto a vivere in stanze microscopiche dalla luce bassa, l’aerazione pessima, senza armadi e a dormire su divani scomodi come un padre separato in casa. Lui che separato non è. Lui che ama ed è amato da moglie e figli. Estrae una foto di Jennifer, Johnny e Seth dal portafoglio e la guarda melanconico. Si chiede se un giorno potrà rivederli.
SIGH!
Vorrebbe piangere ma non può. Non c’è tempo. Deve correre. Deve scappare. Sneeze, Cough o Snut potrebbero essere alle sue calcagna e piombargli addosso in qualsiasi momento. Quei tre scagnozzi non si fermano mai. Faranno di tutto per rifarsi agli occhi del loro boss Mr. Crown. Quei tre aspettano solo una sua mossa falsa. Quei tre non riposano mai. Neanche Kevin quindi può farlo. Deve continuare a vigilare e a non distrarsi.
Che fatica a essere sempre in guardia.
Un’altra settimana è andata. Kevin è incolume. La mafia del Vairus ha cercato di attaccarlo in ogni modo, ma lui si è difeso strenuamente. Con tutti i mezzi a sua disposizione. Con tutte le forze che aveva.
Mr. Crown è fortissimo. Negli ultimi anni non ha dato scampo agli abitanti della città senza nome, ma non ha preso tutti. Kevin infatti è rimasto incredibilmente incolume, nonostante gli attacchi delle ultime due settimane.
Ed è proprio negli ultimi giorni che la mafia Vairus ha commesso un errore. Si è concentrata troppo su Kevin e ha schierato tutte le forze nel tentativo di catturarlo. Così ha allentato la sorveglianza su moglie e figli che con pazienza sono riusciti a scavare un tunnel sotterraneo ed evadere dalle grinfie di Mr. Crown. Jennifer è scappata con Johnny e Seth in braccio ed è tornata dal marito.
URRÀ!
L’incubo è finito. Kevin può riabbracciare la sua famiglia. Tutti questi sforzi, però, sono costati cari. Kevin è a pezzi, distrutto, logorato fisicamente e psicologicamente, dentro e fuori. Non appena rivede i suoi cari crolla a terra disperato. Si sente sottosopra, coi crampi agli occhi e le lacrime ai polpacci. Il suo volto è sfigurato, suda copiosamente e non ce la fa più. Sembra parlare con amici lontani e sbracciare a vuoto contro nemici immaginari in preda alle allucinazioni. Dà l’impressione di essere in fin di vita. Quindi alla fine la mafia Vairus ha trovato un modo di arrivare anche a lui? Con un filo di voce chiede alla moglie di dare un abbraccio ai bambini e di dir loro che lui li ha sempre amati e che li amerà per sempre. Poi si accascia al suolo.
GASP!
La moglie Jennifer accorre al capezzale del marito con un bicchiere d’acqua in mano. Gli inumidisce le labbra e lo consola accarezzandogli la testa. Kevin sta solo riposando ma scotta sulla fronte. Jennifer gli misura la temperatura.
OH NOOO!
È la fine: Kevin è un uomo invincibile, un lottatore instancabile, un guerriero corazzato, ma come tutti gli uomini non può nulla contro questo nemico. No, negativo, non si tratta di Mr. Crown. Kevin ha solo un po’ di febbre a 37.3.
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