Cronaca di uno svenimento
Atto unico
Atto unico
(Una bella palestra ben attrezzata. A sinistra l’ingresso degli spogliatoi e un attrezzo per sollevamento pesi, sul fondo una panchina, una fontana per l’acqua. In mezzo dei pesi, una cyclette, un vogatore e una corda per saltare. A sinistra s’intravedono le scale che portano al piano di sotto con l’ingresso. Da lì entrano Cuore e Cervello.)
CERVELLO – Non si era detto di riposare?
CUORE – Certo, certo… dopo questa lezione di pesi e cardio.
CERVELLO – No. Si riposa ora. Torniamo a casa.
MUSCOLI – (nascosto dietro la panchina) Cervello ha ragione. Oggi non ho voglia di muovermi.
CUORE – Hm, ci devo pensare. (Fa un giro in palestra) Va bene, ci ho pensato: mi alleno, ma non spingo troppo, promesso.
CERVELLO – Ci vai piano?
CUORE – Sì, ti ho detto che non spingo. Fidati.
CERVELLO – Ma hai mangiato, vero?
CUORE – Ovvio, per chi mi hai preso?
STOMACO – (spuntando con la faccia dallo spogliatoio) Non è vero, sta me…
CUORE – (chiude in fretta la porta in faccia a Stomaco) …sto mettendo su troppi chili e quindi devo allenarmi. Tranquillo ho pranzato alle undici e mezza.
CERVELLO – E…
CUORE – E ho mangiato una banana quindici minuti fa.
CERVELLO – Non credo che basti.
CUORE – Va bene così, fidati. So gestire lo sforzo.
CERVELLO – See… come l’altra volta che sei sceso dalla bici di spinning bianco cadavere e ti sei dovuto stendere mezz’ora in corridoio per evitare una sincope.
MUSCOLI – Cosa? È già successo? Andiamo via, vi prego!
CUORE – Stiamo calmi. È successo tanti anni fa. Ora siamo più maturi, ci conosciamo meglio. Sappiamo i nostri punti di forza.
CERVELLO – È la conoscenza dei limiti che ci manca.
CUORE – E poi quella volta là eravamo tornati in palestra troppo presto dopo una forte influenza.
CERVELLO – Ti ricordo che sei stato raffreddato la settimana scorsa…
CUORE – Embè?
PANZA – (entra prepotentemente dallo spogliatoio) Allora, iniziamo? Mi avete convinto a venire in palestra, almeno facciamo qualcosa. Non riuscirete a farmi andare via solo muovendo i muscoli della lingua.
MUSCOLI – Ma che ne sa di muscoli questo? È solo una palla di lardo!
PANZA – (piange e si aggrappa a Cuore) Muscoli è cattivo! Io ci provo, ma lui ce l’ha con me.
CUORE – (coccolando Panza) Tranquillo. Dopo ceniamo con un hamburger e magari ci beviamo anche una birretta, ok?
PANZA – (asciugandosi le lacrime e singhiozzando) Sì, grazie. Tu sì che mi capisci!
CUORE – Bravo… ma ora staccati un po’ da me per favore che dobbiamo iniziare l’allenamento.
MUSCOLI – Va bene, va bene. Tutta questa discussione mi sta scaldando! Iniziamo e facciamola finita.
CUORE – Così ti voglio! (Muscoli esegue gli ordini di Cuore) Piegati là. Corri così. Rema sul vogatore. Pedala più velocemente. Ora riposa. Bene. Io mi sento già meglio.
PANZA – Oddio, sto morendo! Quant’è passata, mezz’ora?
CERVELLO – (guarda l’orologio biologico) Dieci minuti.
PANZA – Voglio morire!
CUORE – Stai tranquillo che vai alla grande.
STOMACO – (entrando dal camerino) Non che c’è qualcosa da sgranocchiare? O un Gatorade da bere?
CERVELLO – In effetti… a me farebbe comodo.
MUSCOLI – Anche a me!
PANZA – Io vorrei una pizza invece.
CUORE – Stomaco, ti ho già dato una banana. Dove l’hai messa?
STOMACO – Boh. Vado a cercarla (esce).
CUORE – Vai muscoli, che il minuto di pausa è finito. Si ricomincia. Come siamo messi?
CERVELLO – Abbiamo già fatto una buona serie di esercizi. Direi che basta per oggi.
CUORE – Avevo chiesto a Muscoli.
MUSCOLI – Insomma… Faccio fatica. Sono sotto sforzo da venti minuti. Io mi fermerei volentieri.
PISELLO – (alzandosi da sotto) Macché! Non la vedi quella gnocca là? Continua. Non possiamo mica passare per dei mollaccioni.
CUORE – Oh, ma chi ti ha dato tutto quel sangue adesso?
PISELLO – (ride) Indovina un po’… tu!
CERVELLO – (a Cuore) Sei un coglione!
CUORE – Però Pisello non ha tutti i torti. Dai Muscoli, facciamo ancora solo un paio di ripetizioni!
CERVELLO – Obietto! Mi sento strano. Non mi sento lucido. Fermiamoci tutti per favore.
CUORE – Andiamo. Ancora dieci minuti e poi la lezione è terminata. Non possiamo mollare ora.
STOMACO – (entrando in scena con un pezzo di banana mangiucchiata in mano) L’ho trovata finalmente! Qualcuno ne vuole un pezzo?
TUTTI – (in coro) No! (Stomaco esce)
CERVELLO – Oddio, mi viene da vomitare. (Traballa) Mi sento male.
STOMACO – (rientrando in scena) Oh, ma chi è quello stronzo che mi ha rubato tutto il glucosio che avevo nella mia sacca della palestra?
CUORE – (fischiettando) Io non ne so niente.
MUSCOLI – Cervello? Che faccio?
CUORE – Vai pure avanti. Fai cinque salti sulla corda e solleva un paio di volte quel peso da dieci chili. Manca poco.
CERVELLO – (Va verso la panchina) Mi gira la testa. Mi devo sedere. Mi sento mancare.
CUORE – Esagerato.
MUSCOLI – Basta ora. Non ce la faccio più. (Segue Cervello sulla panchina).
CUORE – (Guarda Panza disteso per terra) Pure voi vi arrendete?
STOMACO – Qualcuno dovrebbe almeno dare dell’acqua a Cervello… e un po’ anche a me.
CUORE – Prenditela da solo, no?
STOMACO – Di solito è compito di Muscoli, ma guardalo, non riesce neanche ad alzare un braccio.
PISELLO – Che figuraccia! Quella gnocca di prima ci sta guardato con pietà.
CUORE – Eh smettila. Ti sembra il momento di pensare a queste cose adesso?
MUSCOLI – (Cerca di sollevare Cervello ma fanno fatica a stare in piedi) Datemi una mano per favore.
CUORE – Arrivo, arrivo. Ti aiuto io. Devo fare sempre tutto io qua. Dai Cervello, stenditi un po’ prima che mi svieni davanti a tut... (non fa in tempo a dare una mano)
Cervello – (cade a terra disteso) Aiuto, non ci vedo più!
Buio.
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