A tutti capita che una canzone appena ascoltata rimanga
in testa per tutta la giornata, a volte anche per tutta la settimana, senza
darci tregua. Quando si tratta di una canzone per bambini, però, la situazione è
molto più complicata, perché questa variante è la peggiore che ci sia ia-ia-o,
quante bestie ha zio Tobia ia-ia-o, c'è la capra-capra-ca-ca-capra, nella
vecchia fattoria ia-ia-o. Oh, no, ora l’ho attaccata anche a te e chissà ora se
riuscirai a dormire. Domani ti contatto per chiederti di persona se dormi tu?
Dormi tu? Suona le campane, suona le campane, din, don, dan, din, don, dan, suona
le campane, din, don, dan! Niente, per scacciare il demone di queste canzoni
per bambini bisogna avere pazienza, tanta pazienza e per avere pazienza ci
vuole un tavolo, per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci
vuole l’albero, per fare l'albero ci vuole il seme, per fare il seme ci vuole
il frutto, per fare il frutto ci vuole un fiore. Ecco, lo sapevo che avrei
fatto peggio… oltre a doverti togliere dalla testa il testo de “la vecchia
fattoria”, ora ci son altri due coccodrilli e un orangotango, due piccoli
serpenti, un'aquila reale, il gatto, il topo, l'elefante, non manca più
nessuno: solo non si vedono i due liocorni. Io però non vedo neanche la fine di
questo tunnel buio e senza speranza. Maledette canzoni dei bambini: ti entrano
in testa e non si staccano più e senza che te ne accorgi ti ritrovi a
canticchiarle quando sei in autobus, quando stai preparando la cena e quando
stai lavorando. Ormai siamo tutti sulla stessa barca, siam alla disperata
ricerca di un rimedio, siam sprofondati in questo fondo senza fine e
soprattutto siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin, mai nessun ci
dividerà, trallalla-lallà. Caro lettore, ti chiedo scusa per questo pezzo
odierno e, se sei arrivato fino a qua qua e di un papero che sa fare solo qua
qua qua più qua qua qua mamma papera e papà con le mani fan qua qua e una piuma
vola già di qua e di là. Dopo tutti questi ritornelli mi sento più di là che di
qua, ma forse potrebbe essere l’unico modo per togliere la maledizione. Infatti
ho l’impressione che queste canzoni mi rimarranno in testa finché sarò morto,
pan e vin non ti mancava, l’insalata era nell’orto e una casa avevi tu. Oh no,
è dunque con Maramao che anche l’ultimo residuo della mia adolescenza heavy
metal e rock ‘n’ roll svanisce? No, mi ribello: quello non sparirà, non andrà
tutto in fumo… o per meglio dire in inglese, non andrà tutto in smoke on the water, a fire in the sky. Smoke
on the water!
E voi direte: e chi se ne frega delle canzoni dei
bambini? Beh, non prendetevela con me, non è colpa mia… io vi avevo avvisati:
rileggete il titolo della rubrica, per piacere!
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