NELLE
PRECEDENTI PUNTATE. Durante la festa aziendale della Sanide, Maria Maccheroni
firma per sbaglio un progetto a contratto per la ditta rivale. Poco dopo
Giuseppe Maccheroni arriva furioso alla festa perché Thilde Krauten gli ha
rotto la finestra. Giuseppe sfascia tutto con una mazza da baseball e quando sta
per colpire Thilde si blocca perché vede suo padre Mario senior, che credeva
morto da anni. Nel momento degli abbracci giunge la polizia e arresta il
vecchio Maccheroni. La moglie, Rosa Rosi, non riesce però a incontrarlo perché
rimane bloccata in ascensore. Nel frattempo scoppia l’amore proibito tra
Giorgia Maccheroni e Stefan Krauten. Stanno per essere scoperti ma… [Ha vinto
la scelta A]
Martha
Fischer sta ancora cercando nella stanza guardaroba. «Dofe è finito il mio
ciuppotto?»
Nel
frattempo suo marito Ralf Krauten sente ancora che Rosa Rosi sta chiedendo
aiuto dall’ascensore. A fatica arriva nell’atrio spingendo le ruote della sua
carrozzella. La moglie Martha non lo bada e continua a cercare nell’armadio. I
due giovani Giorgia Maccheroni e Stefan Krauten si baciano travolti dalla
passione, ignorando il resto del mondo. Ralf Krauten, ansimante, ha raggiunto
la porta dell’ascensore. Prova a schiacciare il tasto ma non succede niente.
Prova ancora ma il tasto è bloccato. Martha Fischer comincia a spostare tutto
quello che trova nel guardaroba. I due giovani innamorati sono a solo tre
giubbotti di distanza dall’essere scoperti. Le conseguenze sono imprevedibili,
ma loro non se ne curano e si godono il loro amore proibito. Ralf prova ora a
battere sulla porta a vetri. Basterebbe solo un capo da spostare
dall’appendiabito e Martha vedrebbe Giorgia e Stefan. Nell’atrio Ralf schiaccia
con tutte le sue forze il tasto dell’ascensore per sbloccarlo. Spinge con tutto
il peso del corpo. Alla fine lo sblocca e l’ascensore riparte. Il contraccolpo
lo spinge però all’indietro e la carrozzella comincia a indietreggiare. Martha
ha scostato anche l’ultimo giubbotto e i giovani innamorati sono ora esposti.
In quel momento però, gira lo sguardo per vedere cosa stia facendo suo marito
Ralf. Lo vede scivolare via con la carrozzella verso le scale. Lascia tutto e
corre a salvarlo. Intanto Rosa è arrivata al primo piano con l’ascensore. Ralf
si avvicina sempre di più alle scale ma Martha è in ritardo. Le porte
dell’ascensore si aprono e Rosa ne esce sana e salva. Si accorge subito della
situazione di pericolo e corre anche lei a salvare Ralf. Le due donne corrono
ma si scontrano. La carrozzella è ormai al limite delle scale. Nello scontro
Rosa perde una scarpa che vola via finendo sotto la ruota della carrozzella di
Ralf, bloccandone la corsa in bilico e in equilibrio instabile sul primo
scalino della ripida scala. Per un secondo tutti trattengono il fiato, poi Martha
si alza e porta fuori pericolo il marito.
«Devo
andare da mio marito!» Rosa non vuole perdere tempo e se ne va scalza, mentre
Giorgia e Stefan continuano a baciarsi.
Dopo
un paio di giorni, Giorgia Maccheroni e Stefan Krauten escono dalla stanza
guardaroba, probabilmente dopo aver stabilito il record della pomiciata ininterrotta
più lunga del mondo.
In
un’altra parte delle città, nel quartiere di Kungsholmen, i Maccheroni sono
raccolti in visita al ritrovato membro della famiglia, Mario senior, che è in
stato di fermo.
«Abbiamo
aspettato anche troppo papà!» Giuseppe non ce la fa più.
«Giusto,
caro, devi dirci cosa è successo.» Anche Rosa non sta nella pelle. «Questi
giorni d’attesa sono stati difficilissimi.»
«Falsità
ideologica e materiale ai danni dello stato svedese? Che significa?» l’altro
figlio, Mario junior, chiede febbrilmente.
Mario
senior tace per qualche secondo. «Sì, avete ragione. Ora vi spiego tutto.»
Prima di ricominciare inspira profondamente. «Non è facile per me spiegare
tutto questo. Ho già raccontato tutto alle autorità svedesi, ma sapevo che la
parte più difficile sarebbe stata questa qui, davanti a voi. Da dove posso
cominciare? Hm, vediamo. Sì, dal trasferimento della Sanit dalla Germania alla
Svezia. Come sapete quel trasferimento fu necessario, anche se poi si rivelò un
mezzo fallimento: eravamo convinti di poter esportare il bidet anche in
Scandinavia, ma non ce l’abbiamo fatta. Questo ha comportato spese enormi per
tornare in pari col bilancio e molto lavoro da parte nostra. Non è bastato
però. Infatti fui costretto a chiedere prestiti esosi, non solo alle banche… ma
anche a disonesti usurai. Perdonami Rosa, questo non te l’ho mai detto.» Tutti
lo guardano in silenzio e a bocca aperta. «Le rate da pagare e i debiti da
sanare crescevano di giorno in giorno e ben presto furono insostenibili. C’era
ormai solo una cosa da fare. Una cosa difficilissima e molto dolorosa per
tutti, ma necessaria.» Mario fa una pausa e guarda fisso negli occhi ognuno dei
membri della famiglia. «Fuggire. Fingere la mia morte e scappare.» Mario
piange. «È stata una scelta atroce da fare. Può sembrare una decisione egoista,
ma l’ho fatto per salvare voi. Se gli usurai fossero arrivati a voi, non solo
io, ma tutta la famiglia sarebbe stata distrutta. Capite?» Tutti lo guardano
allibiti e non trovano le parole. «L’occasione migliore si presentò il giorno
della gita in barca. Sarei dovuto andare con Giuseppe, ma tu ti ammalasti. Così
ci andai da solo e simulai il naufragio. Che giorno terribile quando ho dovuto
salutare i miei amati figli… la luce dei miei occhi. Giuseppe era già pronto
per prendere in mano l’azienda. Questo mi rassicurò, ma fu difficile lo stesso.
Maria era l’unica figlia che avevo e non potevo più proteggerla. E poi Claudio,
oh il piccolo Claudio… questo era il tuo nome prima che io fossi “morto”, lo
sapevi, vero?»
«Sì,
lo so, papà…» Mario junior, che fu Claudio, annuisce in lacrime, poi chiede.
«Ma dove sei stato tutti questi anni? E perché sei tornato solo ora?»
«Sono
stato in Finlandia… tanto chi sarebbe mai andato a cercarmi là? Sarei stato al
sicuro! Sono tornato ora perché non ce la facevo più a stare lontano da voi…
inoltre non sopportavo più tutte quelle saune e quella lingua impossibile!»
Tutti
annuiscono. Poi Giuseppe prende la parola. «Ma chi ti aiutato in tutto questo?»
«Nessuno.
Ho fatto tutto da solo.» Mario senior mente, ma nessuno se ne accorge. «Ma
venite qui ora. Abbracciatemi. Ho aspettato tanto per quest’abbraccio
collettivo della mia famiglia... ma un momento? Manca qualcuno!»
«Sì,
i tuoi nipoti: Andrea è partito per andare a studiare in Italia, Giorgia è
sempre in giro ed Edoardo è andato a togliersi il gesso al braccio.»
«Ah…
ma manca anche Maria. Dov’è?»
Solo
in quel momento gli altri si accorgono dell’assenza di Maria, che arriva un
secondo dopo, tenendo in mano un panino.
«Mi
sono persa qualcosa? Non trovavo più la strada tornando dalla caffetteria della
polizia qui dietro l’angolo…»
Subito
dopo vomita la metà del panino che aveva già mangiato.
A.
Il vomito finisce addosso al commissario grassottello che s’indigna e sbatte
dentro anche Maria.
B.
Maria vomita un altro paio di volte perché è incinta, ma finge di avere
un’intossicazione alimentare.
C.
Edoardo Maccheroni arriva dall’ortopedia, scivola sul vomito e si rompe l’altro
braccio.
B
RispondiEliminaVince B (grazie anche ai voti da Facebook)
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