martedì 19 dicembre 2017

EPICA MODERNA - Le nuove creature mitologiche: il falso fatalista

Di fronte a molte scelte, specialmente a quelle più difficili, il falso fatalista si affida al caso. Il processo aleatorio nelle scelte importanti della vita di questo personaggio non sempre, però, lo lascia del tutto convinto. Vediamo dunque come questo personaggio stocastico agisce in una difficilissima scelta come quella, per esempio, di abbandonare il suo lavoro sicuro per dedicarsi al cento per cento all’arte della scrittura. Arrovellato nei pensieri, decide di affidarsi al lancio di una monetina. Un lancio solo, secco: se esce testa, si licenzia, croce resta. Lancia la moneta e… testa. Oh… quindi lascerà il lavoro! No, dai, non affrettiamo le conclusioni. Decide per andare al meglio di tre… lancia di nuovo e… testa! Ah, testa di nuovo? Hm… facciamo al meglio di cinque, va'.  Quindi lancia ancora e… croce! Sì! Croce: è uscito croce! Il fato ha voluto che uscisse croce, quindi non si licenzierà e non lascerà il lavoro! Dovrebbe lanciare di nuovo, ma a che cosa servirebbe? Meglio cambiare sistema. Apre allora una pagina a caso del libro che sta leggendo: se esce un numero dispari lascerà il lavoro, se esce un numero pari no. Apre il libro ed esce la pagina 37: è deciso, basta col solito lavoro! Aspetta un momento… ma 3 + 7 è uguale a 10 che è un numero pari, quindi non lo lascerà! Però, 1 + 0 è uguale a 1 che è dispari, quindi lo lascerà. Così è deciso! Mah, davvero? Si licenzierà? È uscito il 37 solo perché ha guardato la pagina destra… e se avesse guardato la pagina sinistra? Sarebbe uscito il 36! Hm, forse è meglio provare sfogliando i petali di un fiore. Sì, decisamente. Il falso fatalista cammina su un prato fiorito (precedentemente chiamato campo minato, probabilmente a causa delle insidie che una tale decisione comporta), raccoglie un fiore e comincia a togliergli un petalo alla volta: si licenzia, non si licenzia, si licenzia, non si licenzia, si licenzia, non si licenzia e… si licenzia! Alla fine andrà così? Non credo: un paio di petali erano attaccati e casualmente il nostro personaggio ha strappato più di un petalo alla volta. Inoltre il fiore scelto era una primula bianca e non una margherita come da tradizione. Quindi la conta non vale. Ormai il prato è lontano e non ha senso tornare indietro per raccogliere un nuovo fiore. Forse è meglio lanciare una monetina. Un lancio solo, secco…

Aisa: personificazione di sorte e destino.

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