Chi mi conosce personalmente (e spero ormai anche
di fama) sa che sono afflitto da un grave complesso musicale di ottoni, perché
se fossi afflitto da un acuto complesso, sarebbe di violini... insomma, ci
siamo capiti: io ho la malsana abitudine di vedere doppi sensi ovunque. In
questa interessantissima rubrica andrò dunque a stillare un brevissimo e non
esaustivo vademecum dei doppi sensi. Inizio dal verso giusto e mi dirigo subito
verso un modo di scrivere che assomiglia più a un verso di un anziano ubriaco a
fine bevuta in osteria che a una composizione letteraria: una lega lega due
elementi distinti (ma anche due elementi volgari vanno bene) per formarne un
materiale con proprietà metalliche differenti da quelle dei relativi componenti
(famosissima, per esempio, la combinazione tra lo stronzio, un metallo
alcalino-terroso, e lo zolfo che insieme formano la Lega Nord). Dato che il
testo fila bene, non vi faccio stare in fila per la prossima serie di parole. Quando
una tua amica è disperata per pene (non fatemi essere volgare) d’amore e si
rivolge a voi per consigli, al massimo potete usare questa massima che funziona
sempre: “Se lui ti l’ascia, lo devi accettare!” Se poi non dovesse funzionare
neanche la frase sopraccitata, potete provvedere con una fattura per la vostra
amica (se siete psicologi o psichiatri) o con una fattura di pregevole fattura
per l’ex partner della vostra amica (se siete maghi o streghe). Infine,
chiudendo il trittico amoroso e questo pezzo, se la vostra amica non ci vede
più dalla rabbia e le circostanze si fanno scure, siate più taglienti nei
vostri giudizi e consigliate una scure facendo in modo da recidere la parte da
eliminare mettendola accuratamente da parte.
E voi direte: e chi se ne frega dei doppi sensi?
Beh, non prendetevela con me, non è colpa mia… io vi avevo avvisati: rileggete
il titolo della rubrica, per piacere!
è dedicato a entrambi... ci si aiuta a vicenza;)
RispondiEliminaE come ci andiamo a Vicenza? In no no no? :)
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