Anche
quest’avventura con il gruppo teatrale italiano “Varför inte” è finita! Un
altro spettacolo portato a casa alla grande: il decimo da quando ho fondato il
gruppo assieme al mio amico Christian nel 2009. Quest’anno era il turno di
Harvey, commedia di Mary Chase che ha riscosso molto successo da parte del
nostro numeroso pubblico. Volete che dia i numeri? Non vi basta che dia i
numeri con quello che scrivo in questo blog? No? Allora che numeri siano.
Abbiamo portato in scena Harvey al Teater tre di Södermalm a Stoccolma per ben
tre volte: giovedì 6, sabato 8 e domenica 9 aprile (in origine avremmo dovuto
andare in scena venerdì 7, ma il terribile attentato nel centro di Stoccolma
dello stesso giorno ci ha costretto a cancellare la data e a sostituirla con quella
di domenica). In totale bene 276 persone sono venute a vederci: niente male,
considerato che abbiamo presentato uno spettacolo in lingua italiana in Svezia!
Ben fatto e bravi a tutti, dal regista agli attori, passando per gli
scenografi, tecnico luci/audio, cuoca, aiutanti e sostenitori!
Ora
un po’ di riposo per rimettere in piedi i pezzi e per affrontare la PPD – Post Production Depression (l’ho
sentito dietro le quinte da Ingela, un’attrice del gruppo, e mi è sembrato una
diagnosi assai azzeccata), la depressione, malinconia e il vuoto che ti prende
allo stomaco alla fine degli spettacoli. Qualcuno (Silvia, un’altra attrice del
gruppo) penserà che i nostri personaggi siano morti, ma io penso invece che essi
continuino a vivere dentro le nostre anime e negli occhi e orecchie dei nostri
spettatori. Caro pubblico, continua, dunque, pure a sostenerci come hai fatto
in questo lungo fine settimana, perché che spettacolo sarebbe senza un pubblico
caloroso come questo? Grazie!
Infine,
rimanete dunque allerta voi lettori per scoprire le nostre prossime mosse… non
credo che tarderanno molto ad arrivare (http://www.varforinte.net).
Sì,
lo so, questo pezzo potrebbe tranquillamente stare nella rubrica
“Kissenefrega”… prendetelo come una sottocategoria teatrale!
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