giovedì 20 aprile 2017

EPICA MODERNA - Le nuove creature mitologiche: il postat(t)ore

Occhio di bue puntato su di me…
Prologo. Signore e signori, oggi vi presento un mio caro amico, un vostro caro amico, un nostro caro amico e a volte, bisogna ammetterlo, anche noi stessi: il postat(t)ore. È una persona che modifica la realtà per apparire migliore agli occhi degli altri. È una persona che esalta i propri pregi e nasconde i propri difetti. È una persona che recita una vita e vive recitando, come un attore consumato. In poche parole è una persona. Per mettere in piedi questa messa in scena calca diversi palcoscenici: Facebook, Twitter, Instagram, google+ e chi + ne ha più ne metta. Ora, però, silenzio, eccolo che arriva: si va in scena!
Atto uno. Scena uno: le vacanze esotiche. Descrive e posta una foto di una bellissima spiaggia esotica del sud est asiatico, con palme, sabbia bianca finissima, mare blu e cielo azzurro… ma non menziona l’attacco di diarrea che gli è venuto quando ha dimenticato di sciacquare con acqua minerale una fragola che ha mangiato in quella stessa spiaggia e che l’ha costretto a stare chiuso in albergo tre giorni su sette della propria vacanza.
Scena due: il lavoro dei sogni. Non perde tempo a reclamizzare l’aumento di stipendio e quanto siano simpatici i suoi colleghi… ma omette che l’hanno appena costretto a lavorare tutto il fine settimana e i colleghi ora lo odiano perché ha camminato in testa a tutti pur di fare il salto di carriera.
Atto due. Scena uno: l’amore. Ecco la foto della sua dolce metà al tavolo di un ristorante “in” della città a San Valentino con tanto di commento “cenetta a lume di candela col mio amore”… peccato non aggiungere anche che un giorno prima usciva senza anello nuziale per cercare di rimorchiare.
Scena due: tanti amici. C’è un hashtag per #gni occasione in cui vuole far sapere al mondo la quantità e la qualità della sua vita sociale. Posta e twitta di continuo com’è bello essere qui, com’è bello andare là, guarda quante cose faccio… ma se lo scrive ogni dieci minuti di sabato sera forse sta più tempo davanti al cellulare che a parlare con gli amici.
Epilogo. Avete visto che artista, che stella! Certo, so di esagerare, ma sono sicuro che in un modo o nell’altro, nel grande o nel piccolo, anche voi siate cascati in questi piccoli peccati veniali… ma c’è tempo per rimediare: chiudete questo blog (solo per oggi ovviamente) e andate a chiacchierare con chi vi sta vicino.
Sipario. Buio in sala.

Talia: musa della commedia e della poesia bucolica.

1 commento:

  1. Beh, c'è anche chi fa l'attore per lavoro, anche se non di lavoro. Hai presente come #DJThoughtful, #MastroGiacomo, ringhia in classe? Da non crederci.....

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