NELLE
PRECEDENTI PUNTATE. Il progetto di water di Maria Maccheroni della Sanit
scritto sotto ricatto da parte di Franz Schneider, viene rifiutato dalla Sanide
della famiglia Krauten e finisce per sbaglio nell’ufficio di Giuseppe
Maccheroni. Suo fratello Mario lo recupera e mentre chiede consiglio sul da
farsi a sua moglie Monica incontra la sorella Maria Maccheroni che confessa il
suo tradimento. Mario allora corre furioso da Franz Schneider e lo bacia… [Ha
vinto la scelta C]
Mario
ha fatto un passo dentro casa e sta baciando Franz, il quale è preso alla
sprovvista e non reagisce. La sorpresa di Franz è grande e il bacio si prolunga
di conseguenza. Franz sembra travolto dalla situazione. Mentre i due sono
bloccati in questa impasse, qualcun altro sale gli ultimi scalini. Sono passi
rapidi, sicuri e scattanti. Sono passi di donna. Il rumore dei tacchi sul marmo
delle scale rimbomba in tutte le rampe. Mario e Franz, però, non sembrano
badarci. Thilde Krauten, la moglie di Franz, intanto percorre anche l’ultimo
scalino e giunge al pianerottolo. Aveva lo sguardo verso la borsetta alla ricerca
delle chiavi e solo quando arriva all’ultimo piano solleva gli occhi e si
accorge che qualcuno sta baciando suo marito. Non riesce a crederci e si ferma
di colpo. Non si capacita di quello che sta succedendo e a maggior ragione del
fatto che l’altra persona è un uomo. Non un uomo qualsiasi, ma un Maccheroni,
Mario Maccheroni per la precisione. Thilde corruga la fronte e ha le gambe
bloccate in quella posizione. Non riesce a muoversi, così come Franz e Mario
che hanno ancora le labbra appiccicate. Dopo qualche secondo Thilde si
ricompone e fa qualche passo indietro, scendendo di qualche gradino per
osservare la scena senza essere vista. Appena si ferma di nuovo, Mario
Maccheroni si stacca da Franz. Si stacca con la stessa rabbia con cui si era
attaccato qualche minuto prima. Poi lo spinge in là.
«Ecco,
ora anche tu puoi provare cosa vuol dire sentirsi abusati senza il proprio
consenso!»
Franz
si asciuga le labbra ancora frastornato, ma il ghigno che aveva prima del bacio
rispunta sulla sua faccia.
«Ah,
qvinti è per qvesto ke mi hai paciato? Te l’ha kiesto tua zorella?»
«No,
lei non c’entra niente!» Poi la sua ira si placa un po’ «Comunque non ti ho
baciato solo per quello… ma lo saprai a tempo debito.»
Franz ghigna ancor più di prima.
«Atesso kapisko perké ziete fratello e zorella…
entrampi paciate pene!»
Ora è Mario a essere sorpreso e lusingato.
«Grazie…» Mario risponde d’istinto, poi si riprende
«beh, risparmiati questi complimenti, lurido bastardo!»
«Facci piano kon le parole!»
Thilde ha ascoltato tutto e sta bollendo di rabbia.
Ha ascoltato lo scambio tra suo marito e Mario Maccheroni e si ripete in testa
queste frasi che non riesce del tutto a spiegarsi: «zentirsi abusati senza il
proprio konzenzo… entrampi paciate pene… a kosa si riferiscono qveste parole?»
Vorrebbe intervenire, fare qualche passo avanti, uscire allo scoperto e
chiedere spiegazioni di parole che fanno pensare ad un altro tradimento, oltre al
bacio a Mario Maccheroni che ha appena visto. Thilde fa uno scalino in avanti e
stringe i pugni minacciosa. Poi riflette ancora una volta e si placa: controlla
le sue emozioni, fa uno, due, tre passi indietro e infine volta le spalle e
scende lentamente le scale. Ha avuto un’idea.
A
Kungsgatan 2, nella sede centrale della Sanit, Giuseppe Maccheroni sta
lavorando sodo alla ricerca di un nuovo progetto che possa sbaragliare la
concorrenza della ditta rivale Sanide della famiglia Krauten. Scrive, cancella,
riscrive, accartoccia fogli e prende fogli nuovi in continuazione: purtroppo
non ha idee valide. Sbatte nervosamente i pugni sul tavolo e impreca verso l’alto.
«Maledizione!
Se solo le buone idee piovessero dal cielo… o arrivassero dalla finestra!»
Non
si dà pace ed è così preso dal suo lavoro che non si accorge di non avere il
cellulare con sé, non sa che sua moglie Teresa l’ha chiamato un paio di volte
sul cellulare e gli ha mandato un messaggio. Il messaggio è molto importante.
Giuseppe lo leggerà quando sarà troppo tardi.
Un
infermiere entra nella stanza degenze dell’ospedale Danderyd con faccia perplessa.
Sta cercando una persona ma non sembra trovarla. Nella stanza c’è solo Andrea
Maccheroni, primogenito di Giuseppe e Teresa Maccheroni. Andrea è vestito in
jeans e maglione e ha preparato le valige, pronto per essere dimesso. L’infermiere
in divisa si guarda ancora attorno e poi si fa coraggio e chiede. «Ha mica
visto una ragazza di nome Andrea Macceroni?»
«Semmai
Maccheroni… come se ci fosse una cappa in mezzo! Comunque sono io!»
«Lei?»
L’infermiere è ancora più sorpreso e si lascia sfuggire un commento poco
professionale «Le chirurgie plastiche moderne fanno miracoli…»
«Ma
no!» Anche se ha poche forze, Andrea riesce ad alterarsi e ad alzare la voce
«Sono un uomo! È un nome italiano… e in Italia Andrea è un nome maschile!
Quante volte dovrò ripeterlo…»
«Stia
calma... hm, calmo! Per me era la prima volta! Ad ogni modo sono qui per dirle
che suo padre, che sarebbe dovuto venire qui a prenderla, non c’è… ma c’è
qualcun altro!»
L’infermiere
esce e lascia ad Andrea una faccia a punto interrogativo.
«Chi
è venuto?» L’infermiere è sparito dietro l’angolo e Andrea prova a ripetere
«Chi c’è a prendermi?» Nessuno risponde.
Andrea
rimarrà col dubbio ancora per poco perché dal fondo del corridoio si sentono
arrivare dei passi. Sono passi lenti, sicuri e ponderati. Sono rumori di tacchi
sul pavimento in linoleum. Sono passi di una donna. La conferma arriva dalla
sagoma dell’ombra che mostra una donna alta con una borsetta, dal portamento
deciso e dai capelli corti. Ancora pochi passi e quella donna, che Andrea non
riconosce, entra e lancia subito uno sguardo affabile al giovane Maccheroni.
«Salve
Andrea!» Ora Andrea la riconosce «A qvanto pare qvalkuno zi è timeticato di te
occi… ma qvel qvalkuno non zono io!»
«Thilde
Krauten! Che ci fa lei qui?»
A.
Thilde Krauten vuole sedurre sentimentalmente Andrea per vendetta?
B.
Thilde Krauten vuole convincere Andrea a passare alla Sanide, la sua ditta di
sanitari, per vendetta?
C.
Thilde Krauten vuole rapire Andrea e magari ucciderlo per vendetta?
Avete
una settimana di tempo per votare una delle tre alternative con un commento
alla fine di questo episodio sul blog, su Facebook, oppure scrivendomi su
Twitter (@robriva82). Vi basterà scrivere “A”, “B” o “C” per votare.
Avete tempo fino a martedì 2 maggio!
RispondiEliminaVINCE la scelta B.
RispondiEliminaGrazie a tutti i voti. A presto con la puntata 9 dove potrete votare di nuovo.