venerdì 7 gennaio 2022

PISSICOLOGIA – I pensieri

«Allora, Carlo Gustavo, hai capito quello che ti ho detto ieri su come affrontare i brutti pensieri?»
«Sì, sì… sto già meglio.»
«E…?»
«E grazie. Sì, grazie mille, Sigismondo!»
«Va bene, di niente. Ma no, dico. E… come hai risolto coi pensieri?»
«Eh, ho fatto proprio come mi hai consigliato tu: mi sono seduto al tavolo della cucina, non troppo vicino all’ora di andare a dormire per non disturbare il sonno, proprio come mi hai detto tu, e con calma ho scritto giù tutti i miei pensieri» Sigismondo annuisce compiaciuto (è sempre bello vedere che gli amici seguono i tuoi consigli). «Li ho scritti su Facebook, Twitter, Instagram… ho aperto un account apposta per questo e ci ho schiaffato la foto dei miei pensieri scritti su carta! E persino su Myspace. Pensa che mi ricordavo ancora la password: “CarloGustavoRulez_1875”» lui ridacchia ma Sigismondo è allibito. «Infine ho pure fatto un video-soliloquio nel quale ho riassunto tutti i miei pensieri e l’ho caricato su YouTube. Ho fatto una versione più breve e più cool di sessanta secondi da mettere su TikTok per i più gggiovani.»
Sigismondo è senza parole.
«Perché mi guardi così, Sigismondo? Ho fatto proprio come mi hai detto. Ho scritto tutto: pensieri profondi sul mondo e su me stesso, pensieri pesanti sulla vita, riflessioni intelligenti, ma anche stupidaggini, frasi non-sense, i miei fatti personali e pure i fatti degli altri, le miei opinioni sul capo… quel grandissimo stronzo! E sui miei colleghi… quei maledetti leccaculo! Tutto. Ho scritto tutto quello che mi passava per la testa… ah, pure di quel tuo problemino di erezione che mi hai confidato l’atro giorno. Scusa sai ma ho pensato fosse giusto non pormi limiti.» Sigismondo sgrana gli occhi incredulo. «Come mi hai detto tu, mi avrebbe fatto bene… e infatti mi sento libero. Sto alla grande. Grazie amico!»
Carlo Gustavo abbraccia Sigismondo, il quale resta rigido e non ricambia l’affetto.
«Aspetta un attimo…» Sigismondo comincia a capire. «Tu hai fatto una diffusione del pensiero! Hai diffuso i tuoi pensieri potenzialmente a tutto il mondo!»
Carlo Gustavo annuisce entusiasta e gongola: «Dovresti vedere il numero di like che mi ritrovo ora!»
«Io non ti ho detto di applicare la diffusione del pensiero ma la defusione del pensiero! Imbecille» Carlo Gustavo guarda sbalordito l’amico. «Quando si hanno pensieri negativi che creano delle credenze distorte su noi stessi e il mondo circostante, corriamo il rischio di credere troppo che i nostri pensieri corrispondano in tutto e per tutto alla realtà e che siano la verità sul mondo che conosciamo. Questo ci porta a problemi e siamo in balia della paura e della depressione. In questo caso incappiamo nella fusione del pensiero. In contrapposizione a questo, per cercare di essere liberi dai nostri pensieri, si può provare ad applicare la defusione del pensiero. Cioè limitarsi a notare i propri pensieri e vederli per quello che sono: solo pensieri e non necessariamente la realtà o la verità, ma solo un’interpretazione del mondo.»
Ora è Carlo Gustavo senza parole.
«Hm… credo di averti leggermente frainteso.»
«Per questo ti ho consigliato di scrivere i tuoi pensieri… su carta e penna. E poi provare a leggere i pensieri negativi. In silenzio tra sé e sé! Trattando i pensieri come tali: per esempio, invece di leggere “Sono un fallito!”, provare a leggere “Questo è un mio pensiero che dice che sono un fallito”. E così per tutti i pensieri. Un po’ alla volta si può provare senza scriverli ma fare lo stesso processo solo mentalmente. Questo ti aiuta a staccarti dai pensieri negativi, a non crederci più così tanto e a essere libero da questi schemi mentali che tu stesso hai creato.»
All’improvviso squilla un cellulare. È quello di Carlo Gustavo.
«Oh… è il mio capo. Vorrà sicuramente complimentarsi per gli ottimi risultati che ho ottenuto nell’ultimo mese di lavoro.»
«Quando hai scritto le tue opinioni su Facebook?»
«Bah, un’oretta fa. Scusami, Sigismondo, ma ora devo proprio rispondere…» Cambia tono diventando eccessivamente entusiasta mentre si allontana. «Dottor Fumagalli! Come sta? Come dice? Ho scritto cosa?»
«Mi sa che per Carlo Gustavo è in arrivo una bomba: una bella fissione nucleare del pensiero.»

Nessun commento:

Posta un commento