venerdì 6 agosto 2021

KISSENEFREGA – Effetti collaterali

Ieri ho fatto la punturina. Tutto liscio. Nessun fastidio. Nessun dolor… oddio, l’infermiera ha avuto la mano un po’ pesante. Sembrava mi avesse infilato una lancia invece dell’ago, temevo che se avessi tolto il cerotto subito sarei morto dissanguato e ho chiesto di essere portato in barella a casa perché non riuscivo ad alzare il braccio per rimettermi il maglione. Ma non starò certo qui a lagnarmi come un bambino per questi dettagli. Datemi però solo cinque minuti di tempo per asciugarmi le lacrime prima di continuare a scrivere.
La curiosità di vedere quello che sarebbe successo al mio corpo, dopo tante, troppe notizie che si leggono in giro sul nuovo vaccino era tanta. Già durante la prima notte c’era qualcosa che non andava. Mi sono svegliato alle due e trenta con un fastidioso mal di testa, come se qualcuno mi stesse urlando nelle orecchie. Dolore lombare acuto che mi limitava i movimenti. Difficoltà a riprendere sonno. Intorpidimento del braccio. Crampi alla mano. Stanchezza improvvisa. Diminuzione del tono dell’umore. Ah no, niente di strano: era solo la descrizione di una mia tipica notte quando mio figlio di tre anni mi butta giù dal letto e mi costringe a fargli compagnia nel suo mini lettino di centoventi centimetri, a tenergli il braccio sotto il collo e mi minaccia di svegliarsi di nuovo qualora non dovessi soddisfare le sue richieste.
La prima notte va dunque così. Per chi non ha figli potrebbe sembrare una catastrofe, ma per chi ne ha, invece, sa che tutto sommato è andata bene.
Dalla mattina seguente e man mano che la giornata progrediva, ho cominciato a patire diversi sintomi: malessere generale, dolori muscolari, mal di testa, brividi e sudorazioni fredde in assenza di febbre, difficoltà a concentrarmi, ipotonia muscolare, desensibilizzazione cutanea, pruriti, tachicardia, alopecia, ripetute e prolungate erezioni incontrollate (d’altronde c’era da aspettarselo dalla Pfizer), difficoltà di interazione sociale, ipersensibilità sensoriale, difficoltà nella comunicazione non verbale, ripetuti comportamenti ripetitivi da ripetere ripetutamente (quest’ultimi sintomi si riscontrano, guarda caso, anche nell’autismo), invocazione del pentacolo capovolto, sacrifici umani e animali, bestemmie e altri atti satanici, mutazioni genetiche che potrebbero finalmente trasformarmi in un bravo scrittore (nel vaccino ci sono tracce di DNA, quindi è normale che succeda), comportamenti autolesionistici quali pugni in faccia e pizzicotti sui maroni per difendermi da me stesso, allucinazioni visive e auditive con ricezione di rai 1, rai 2 e rai 3 solo alzando il dito medio a mo’ di antenna, ipersensibilità del pollice e indice con possibilità di parlare con parenti lontani tanto da farmi sembrare un telefonino umano, infine una serie di eventi molto insoliti che mi hanno costretto a tenermi alla larga da qualsiasi oggetto di ferro in quanto si sarebbe attaccato violentemente al braccio sinistro.
Una bella giornatina intensa condita da tutti questi simpatici effetti collaterali: alcuni veri e altri inventati. Sì, sì. Proprio così. Alcune sono solo assurde stronzate trovate su internet. Niente di nuovo, non c’è da esserne sorpresi.
E allora perché non esagerare e raccontare anche degli altri effetti collaterali che mi aspettano? Eccone alcuni: rottura dell’isolamento sociale, aumento della visione di cinema, teatri, musei e concerti, ostruzione delle principali vie di comunicazione dovute alla circolazione libera via terra, aria e mare, aumento dell’ebbrezza da bar in compagnia, sudorazione eccessiva in palestre, infine eccessiva contrazione dei dodici muscoli facciali che controllano il sorriso in bambini e genitori di fronte alla riapertura di parchi giochi e sale divertimento.
Vero. Per questi effetti dovrò aspettare almeno altre due settimane e probabilmente un po’ di più quando tutti si vaccineranno, facendo la propria parte e comportandosi in maniera responsabile. Voglio infatti avere fiducia nel prossimo e credere che molti affrontino questa questione così importante in maniera seria e oculata, seguendo il parere e le raccomandazioni degli esperti. D’altronde di che cosa dovrei avere paura? Siamo tutti adulti e vaccinati, no?
Oops, chiedo scusa… come non detto.
 
E voi direte: e chi se ne frega del tuo vaccino? Beh, non prendetevela con me, non è colpa mia… io vi avevo avvisati: rileggete il titolo della rubrica, per piacere!

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