È
notte. Fuori fa freddo. Fulmini squarciano il cielo. I lampi illuminano la
città e i tuoni spaccano i timpani. La pioggia cade fitta e bagna le coscienze
della gente. A parte il temporale tutto tace.
In
una tranquilla città mitteleuropea, una donna guarda la pioggia fuori dalla
finestra di casa sua. La donna è triste e ripensa al sole del suo paese
d’origine, l’Italia. Spera nel bel tempo e inaspettatamente i suoi desideri
sono esauditi: all’improvviso la pioggia cala fino a smettere. Un sorriso
spunta sul volto della donna, ma dura poco perché subito si sente un mugugno in
lontananza. Dapprima la donna non sembra farci troppo caso, pensando che sia la
pancia che brontola. Dopo qualche minuto però i mugugni diventano lamenti, sempre
più distinti e sempre più intensi. In seguito la donna ode alcune grida umane,
all’inizio sparse poi sempre più frequenti e sempre più vicine. La donna
comincia a preoccuparsi. Che cosa sta succedendo? La donna comincia a guardare
anche dalle altre finestre della casa. Nel frattempo i mugugni e i lamenti si
sentono sempre più forti. La donna si muove velocemente da un lato all’altro della
casa per cercare di capire da dove provengano questi rumori, ma ancora non
capisce. La donna comincia ad agitarsi vistosamente. I mugugni sono sempre più
intensi e più frequenti. La donna prova a chiamare la polizia dal telefono di
casa per chiedere spiegazioni ma la linea è staccata. Il cellulare non ha
segnale. Nessuna macchina né pedone passa per la sua via. La donna non sa più
cosa fare finché li vede. Prima non riesce a credere ai suoi occhi. Poi loro si
avvicinano sempre di più a casa sua. Sono proprio loro. Sono più di quelli che
pensava. Sono venuti proprio per lei. In preda al panico corre a chiudere tutte
le finestre di casa, dal piano terra al solaio. Intanto loro si avvicinano:
qualcuno ha i sandali con i calzini bianchi di spugna, altri hanno la
canottiera bianca sporca, altri ancora hanno pantaloni a cavallo talmente basso
da mostrare una gran parte del sedere. Loro sono ormai nel giardino di casa.
Una ha le zeppone fucsia, un’altra ha dei pantaloni attillati tigrati con
effetto zoccolo di cammello, un’altra ancora ha trucco abbondante con effetto
zoccola. A questa vista la donna è presa dal panico e rimane pietrificata per
qualche secondo. Quell’attimo di distrazione le costa caro perché uno di loro,
uno degli zombie, con camicia aperta, petto villoso e catenine d’oro pesanti e
appariscenti appese al collo da vero coatto, ha rotto una finestra e ora sta
cercando di girare la maniglia dall’interno. La donna prende d’istinto una
mensola e con mezzi di fortuna spranga la finestra. Per il momento si salva ma
un altro vivo morente ha appena rotto con un calcio la porta della cucina che
dà sul cortile interno: il piede rimane incastrato nel legno della porta e lo
zombie perde il mocassino lasciandolo solo con i pantaloni a pinocchietto e le
calze bianche tirate su fino alle ginocchia. Inorridita, la donna accorre,
sposta le sedie e blocca il passaggio. Poi c’è una pausa, un attimo di
silenzio, forse se ne sono andati… forse gli zombie non vogliono più il buon
gusto della donna italiana… forse si sono arresi alla loro condizione di
mitteleuropei con cattivo gusto per i vestiti… no! Hanno solo trovato una via
d’accesso! La donna ha dimenticato la porta del garage aperta e loro stanno
entrando da là. In un attimo gli zombie le sono addosso. La donna cerca di
scappare ma uno di loro, vestito con un maglione nero e i pantaloni blu, le
prende un piede e la fa cadere. La donna continua a strisciare verso il salotto,
ma una viva morente, che indossa un vestito monocolore dall’effetto piatto, le
salta addosso urlandole: dacci il tuo buon gusto! La donna resiste e riesce ad
avanzare di altri centimetri fino a giungere al tappeto davanti alla poltrona. Quando
però un’altra zombie, dalla maglia gialla, la gonna bianca, le calze verdi e la
cintura rosa, le blocca le spalle a terra, la donna sembra ormai spacciata. Sta
per essere presa e assorbita dal loro pessimo gusto e, nell’ultimo disperato
tentativo, prende una rivista dal portagiornali per proteggersi. Come d’incanto
tutti gli zombie si allontanano uno a uno e la lasciano sola. La donna si
guarda in giro incredula e appoggia sul tavolo l’ultimo numero di Vogue
ordinato dall’Italia che le ha appena salvato la vita.