NELLE
PRECEDENTI PUNTATE. Thilde Krauten, dopo aver visto il bacio tra suo marito
Franz e Mario Maccheroni, decide di vendicarsi proponendo ad Andrea Maccheroni di
passare dalla Sanit (la ditta dei Maccheroni) alla Sanide (la ditta dei
Krauten). La sera stessa Andrea litiga con suo padre e decide di accettare
l’offerta di Thilde, cambiando identità. Andrea comunica la sua decisione anche
a sua madre Teresa… [Ha vinto la scelta C]
Andrea
Maccheroni, prossimo a diventare Andreas Falukorv, ha appena finito di
raccontare a sua madre Teresa che vuole andare a studiare all’estero: una bugia
per mascherare il suo passaggio all’azienda rivale della Sanide. Teresa piange
disperata. Dopo qualche minuto si riprende e trova le forze per chiedere. «E
dove andrai a studiare?»
Andrea
risponde deciso con il sorriso tra le labbra. «In Italia!»
Teresa
piange più forte di prima. Dopo qualche minuto si riprende e trova le forze per
chiedere. «Ma proprio in Italia?» Andrea annuisce «Siamo andati via tanto tempo
fa… e tu ci vuoi tornare? E cosa vuoi studiare?»
Andrea
è un po’ più titubante nella risposta, ma poi trova il coraggio. «Psicologia!»
Teresa
piange ancor più forte di prima. È veramente disperata per le pessime scelte di
suo figlio. Non riesce a smettere di piangere. Andrea è imbarazzato. Dopo
qualche minuto si riprende e trova le forze per chiedere. «E come pensi di
trovare lavoro in Italia come psicologo?» Andrea alza le spalle «O pensi sia
facile tornare in Svezia e farti convertire l’abilitazione?»
Andrea
non sa cosa dire perché lui non ha mai pensato di fare lo psicologo. «Senti
mamma, non lo so. È troppo presto per saperlo. Ora voglio studiare psicologia e
poi si vedrà!»
Teresa
piange ancora. Questa volta non per molto e con un fazzoletto stropicciato e
bagnato tra le dite dà la sua benedizione alla scelta scellerata del figlio.
«Va bene, tesoro. Vai a studiare in Italia! Dovrai parlarne anche con papà
ovviamente, ma ti aiuterò io preparando il terreno.» Teresa sorride e Andrea la
bacia sulla fronte. Andrea sapeva che avrebbe dovuto parlarne con suo padre, ma
sapeva anche che sua madre lo avrebbe aiutato.
«Grazie
mamma. Sei la migliore!»
Poi
arriva l’inaspettato per Andrea.
«…e
ovviamente verrò a trovarti ogni fine settimana! Così ti porto le tue lasagne
preferite!»
Cala
il gelo sull’entusiasmo del giovane Maccheroni.
«Stai
scherzando, vero?»
«Sì,
scherzavo… lo so che sei vegano e che non puoi mangiare le mie favolose
lasagne. Ti porterò qualcos’altro!»
«No,
io mi riferivo al fatto di venire a trovarmi ogni settimana… in Italia! Non
puoi, mamma, no.»
Teresa
s’irrigidisce offesa «E perché no? Ci sono un sacco di voli ogni giorno e i
soldi non sono un problema. Sono sicuro che tuo padre non m’impedirà di farlo…
e neanche tu lo farai!»
Teresa
si alza e se ne va arrabbiata tra le proteste di Andrea.
«Ma
mamma… non sono più un bambino!»
Andrea
è rassegnato e ora ha un nuovo grattacapo da risolvere. C’è solo una persona
che può aiutarlo.
In
Kungsgatan numero 3, nella sede della dita Sanide, è tardo pomeriggio e la
festa della famiglia Krauten volge al termine. Franz e Klaus sono brilli e
chiacchierano di un ipotetico viaggio in Messico per tutta la famiglia. I
giovani Krauten sono distesi sul divano, dove sonnecchiano strafogati di cibo.
Il vecchio Ralf Krauten in carrozzella parla con una colonna dell’edificio
pensando che sia sua moglie Martha. Martha invece sta ancora parlando con
Beate, la moglie di Klaus, che sta cercando di convincerla a immettere nel
mercato svedese il bidet. E Thilde Krauten? Thilde è euforica per aver convinto
un Maccheroni a spostarsi dalla Sanit alla Sanide. Per festeggiare la vittoria
ha bevuto un po’ più del solito e ora si esercita a colpire palle da golf con
la sua mazza davanti alla finestra aperta. Molti lanci sono andati a vuoto:
alcuni non hanno superato il balcone di casa, altri hanno sfasciato il
parabrezza delle macchine parcheggiate sotto. Nessuna palla dunque è andata al
suo obiettivo principale: i dirimpettai in Kungsgatan 2, la sede della Sanit.
Andrea
Maccheroni è giù in strada e mentre sta per entrare nel portone della sede
della Sanide, vede una pallina da golf volare verso il palazzo di fronte e
infrangersi contro la finestra di suo padre Giuseppe da poco riparata. Un grido
di gioia e uno di rabbia si sentono in contemporanea. Andrea è preoccupato e
affretta il passo e subito dopo è nella stanza di Thilde Krauten.
«Thilde!»
La
donna sussulta per lo spavento. «Ottio! Ankora tu? Fuoi farmi prentere un
kolpo?»
«Chiedo
scusa… ma è una cosa importante. Riguarda il nostro accordo.»
«Ah,
kapisko. Timmi pure, karo Andreas Falukorv.» Nel pronunciare il nome le scappa
un mezzo sorriso.
«La
prego di non chiamarmi ancora con quel nome. Non finché tutto sarà sistemato.»
Thilde
annuisce e gli fa cenno di proseguire. Andrea le racconta la reazione di sua
madre e le chiede consigli su come procedere. Andrea gesticola molto
nell’esporre le sue preoccupazione e per chiedere aiuto. Thilde ascolta,
annuisce, riflette e quando è il suo momento di parlare esclama. «Certo. La
kapisko. È una mamma kome tutte: è preokkupata per zuo fighlio. È normale. Non
c’è proplema. Rizolfiamo tutto. Nel primo mese dovrai antare in Italia oghni
fine settimana… offiamente pakerò io i foli. Poi fetrai che tua matre si
stankerà… e a qvel punto ti pasterà folare in Italia zoltanto qualke folta all’anno!
Kretimi. Sarà così.»
Andrea
è perplesso, ma felice che si sia trovata una soluzione e che sia Thilde a
pagare tutto. Thilde accompagna Andrea all’uscita e i due si stringono la mano
per suggellare il loro patto.
In
quel momento un’altra persona entra nel portone di Kungsgatan 3. Sembra una
persona stanca e stressata. Questa persona sale le scale, vede Andrea
Maccheroni, legge la targhetta sulla porta ed entra. Andrea e Thilde sono molto
sorpresi di vederla, ma lei non ci fa caso ed entra nella sede della Sanide.
Chiede alla segretaria dove deve entrare per firmare. La segretaria è convinta
che questa persona sia il nuovo progettista e la invita nella sala riunioni. Lì
tira fuori il contratto a progetto da firmare e aspetta la mossa di Maria
Maccheroni. Sì, proprio lei: Maria Maccheroni. Distratta dai mille pensieri e
sotto stress per i suoi problemi familiari, ha sbagliato numero civico, ha
letto solo le prime quattro lettere della targhetta d’ingresso e vedendo Andrea
Maccheroni ha creduto erroneamente di essere nella sede della sua ditta, la
Sanit. Maria Maccheroni ha dunque la penna in mano e sta per firmare per
sbaglio un contratto a progetto con la ditta rivale Sanide.
A.
Andrea cerca di fermarla, ma non ci riesce perché inciampa su un piatto di
falukorv.
B.
Arrabbiato per la finestra rotta dalla pallina da golf, Giuseppe Maccheroni va
a lamentarsi alla Sanide, portando con sé una mazza da baseball e lì vede
Maria.
C.
Dopo aver firmato, Maria si accorge dell’errore e vuole parlarne al telefono con
suo marito Carlo ma per sbaglio chiama invece sua madre Rosa.
Potete votare fino a martedì 5 settembre!
RispondiEliminaHa vinto la scelta "B".
RispondiEliminaGrazie a tutti coloro che hanno votato!
Alla prossima puntata