mercoledì 17 maggio 2017

SOUP OPERA – Un minestrone di emozioni: episodio 9

NELLE PRECEDENTI PUNTATE. Maria Maccheroni della Sanit va a letto per errore con Franz Schneider della Sanide. Maria confessa il tradimento a suo fratello Mario, il quale bacia per vendetta Franz. Thilde Krauten, moglie di Franz, vede il bacio e decide di attuare un’altra vendetta presentandosi all’ospedale dove sta per essere dimesso Andrea, primogenito della famiglia Maccheroni. Quando Thilde arriva tenta di… [Ha vinto la scelta B]

«Ke ci faccio io qvi, mi kiedi?» Thilde Krauten sorride «Peh, ho una puona racione per ezzere qvi… anzi ho tre puone racioni per ezzere qvi!»  Andrea è dubbioso e non capisce, allora Thilde si spiega meglio «Io zono qvi perkè tu zei una perzona interessante. Zono qvi per… come dite voi italiani: per farti una proposta ke non puoi rifiutare!» Nel pronunciare la frase fa toccare la punta del pollice con la punta delle altre dita della mano e agita il polso nel tipico gesto italiano. Andrea agita la testa seccato, ma continua ad ascoltare.
«E quale sarebbe questa proposta?»
Thilde ghigna più di prima e si prende una pausa scenica prima di rispondere. «Fenire a laforare per noi, per la Sanide!» Andrea è sconvolto da questo invito, ma Thilde non gli lascia tempo di sparare un no secco e rincara la dose «Prima ke tu possa tarmi zubito una risposta necatifa, ti foghlio tare tre puoni motifi per laschiare la Sanit e fenire alla Sanide… li fuoi zentire?»
«No, non mi interessano! Non lascerò mai la ditta di famiglia… Non voglio sentire questi motivi!»
«Pekkato, ero molto interezzata alla tua reazione… ma se non fuoi ascoltarmi, io me ne fato.»
Thilde si gira di scatto e comincia a camminare verso l’uscita, lasciando di stucco Andrea. Il giovane Maccheroni è preso alla sprovvista e non appena Thilde è uscita la richiama correndole dietro.
«Non se ne vada… aspetti un secondo! Va bene, sentiamo quali sarebbero questi tre motivi.»
«Fa pene, se ci tieni tanto… allora; primo, tu karo Antrea non otterrai molto presto la guita tella Sanit: tuo patre Ciuseppe è ankora ciofane, ha solo 45 anni, ha ankora almeno fenti anni di karriera dafanti a sé. Inoltre, prima ti te ci zono i tuoi zii, Maria e Mario… tu dofrai aspettare a lunco. Infine non zono neanke kosì sikura che tuo patre foghlia laschiare la titta di famighlia a un uomo kon un nome da donna, karo Antrea.» Andrea corruga la fronte irritato ma Thilde va avanti lo stesso «Poi c’è il sekonto motifo: tuo patre non ti askolta mai, non si interessa tei tuoi pisoghni e dei tuoi soghni… penza ke occi non è fenuto neanke a prenterti qvi! Tuo patre penza zolo al laforo! Alla Sanide infece ziamo una crante famighlia, dofe tutti zono importanti: askoltiamo tutti, tiamo una possipilità a tutti… perzino quel kretino di mio marito Franz può presentare procetti ke noi konzerfiamo e teniamo in alta konsiterazione. Qvindi alla Sanide zaresti il benfenuto!» Andrea vacilla ripensando a suo padre sempre molto impegnato in ufficio e Thilde conclude «Infine ci sareppe il terzo motifo, anke se i primi tue pastano...» Andrea si fa curioso «Io ti ho secuito, io so ki zei… so ke kosa fuoi nel profonto…»
«Di che cosa parli?»
«Li ho fisti sai?»
«Visti cosa?»
«I tuoi qvatri: non zono male… certo, un po’ crezzi, ma kon alkuni anni di stutio e tetizione totale potreppero fare strata…» Andrea è colpito: come fa Thilde Krauten a sapere della sua grande passione per la pittura? «Qvello che foglio tire è ke se tu fenissi alla Sanide non afresti pressioni perkè il futuro della ditta è nella mani tei miei fighli… e tu potresti fare il pittore in lipertà senza rinunciare al penessere di tutti i ciorni. Tuo patre non ti permettereppe tutto qvesto… penzaci!»

Andrea rimane a lungo in silenzio mentre Thilde lo accompagna in auto a casa. Quando Andrea è uscito e sta per chiudere la portiera, Thilde ribadisce. «Tre puone racioni… penzaci!»
Andrea ringrazia per il passaggio ed entra nel portone di casa in Birger Jarlsgatan 23. Sale le scale a piedi per prendere più tempo per pensare e infine entra in casa. Ad accoglierlo c’è sua madre Teresa che lo bacia e lo abbraccia. Lo aiuta a spostare la borsa dall’ingresso e gli toglie la giacca. Poi lo accompagna in cucina dove c’è sua sorella Giorgia, la quale lo saluta a mala pena: ha gli occhi rossi, sembra stanca, assonnata e assente. Andrea si chiede se sia andata in giro ancora con quei suoi amici. Subito dopo arriva anche suo fratello Edoardo che non saluta, ma gli scrive un messaggio privato su Facebook “Bentornato bro!” e poi continua a guardare fisso sul cellulare tutto il tempo. Conoscendo Edoardo, questo è il massimo dell’accoglienza. Andrea sorride ma il sorriso scompare quando si accorge che suo padre non è in casa ed ormai è già ora di cena.
«Per festeggiare il tuo ritorno ti ho preparato le mie famose lasagne.» Teresa appoggia la teglia sul tavolo «Il tuo piatto preferito!»
«Grazie mamma.» Andrea è in imbarazzo «Le lasagne erano il mio piatto preferito… prima di diventare vegano!»
«Ah… è vero! Me n’ero dimenticata. Scusa.» Teresa è costernata «Magari potresti grattare via il ragù.» Andrea la guarda male «Scherzavo, tesoro. Allora guarda in frigo che ci dovrebbe essere una mozzarella!»
«Mamma, sono vegano, non vegetariano. Quante volte ti devo spiegare la differenza?»
«Vegetariano, vegano, venusiano… per me sono la stessa cosa.» Teresa ridacchia, ma gli altri no. Andrea intanto trova delle carote e una banana in frigo: sarà la sua cena di benvenuto. Edoardo e Giorgia assaggiano invece la prima fetta di lasagne.
«Com’è?» Chiede la madre.
Loro si guardano disgustati, poi ghignano e mostrano il pollice all’insù. Tutti in famiglia sanno quanto Teresa sia una pessima cuoca, ma nessuno osa dirlo apertamente dopo il veto posto dal capofamiglia Giuseppe. Edoardo però si fa scappare su Twitter “Cena a casa: #LasagneDiCartone”.  
Dopo un quarto d’ora che sono a tavola Teresa chiede un po’ preoccupata.
«Papà è giù a parcheggiare la macchina, vero? Ma quanto ci mette!»
«Non lo so.»
«Come, non lo sai? Ti ha accompagnato a casa dovresti sapere se sta parcheggiando…»
«Non mi ha accompagnato a casa lui!» Qui Andrea vacilla, non vuole raccontare dell’incontro con Thilde Krauten e mente «Papà non c’era in ospedale e ho incontrato un amico che mia ha portato a casa.»
«Che cosa? Tua padre non è venuto a prenderti? Appena torna mi sente! A quest’ora dovrebbe essere a casa. Dove sarà finito?»

A. Giuseppe è stato al lavoro fino a tardi, lanciando brutte idee dalla finestra come aeroplani di carta, e adesso sta cercando davvero parcheggio da un’ora.

B. Giuseppe ha scoperto che Thilde Krauten gli ha nascosto il cellulare per impedirgli di andare a prendere Andrea e ora la sta affrontando per chiederle spiegazioni.

C. Deluso dalla brutta giornata lavorativa Giuseppe è andato al bar a bere un drink e lì troverà qualcosa d’inaspettato.


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