mercoledì 10 maggio 2017

INTERVISTE IMMAGINARIE – Quanto si legge?

Per la nuova intervista della settimana abbiamo l’onore di presentarvi il giornalista italiano di fama internazionale Gianni Epinotto che ha lavorato, lo ricordiamo, in Italia principalmente per la Res publica e il Corriere della Serata, mentre all’estero per il Nightly Telegram, Le Mon Dieu, il Washington Pre e infine anche per El Ciudad. Buonasera signor Epinotto, oggi affrontiamo un discorso spinoso che colpisce nel profondo un po’ tutti gli italiani… ma vedo che scalpita: vuole introdurre lei il discorso?
            Grazie per avermi dato la parola… oggi andremo a sviscerare un dibattito del quale i mass media e l’opinione pubblica parlano da molto tempo. Andiamo ad affrontare un’aspra critica che viene rivolta al popolo italiano.
            E racconti dunque ai nostri lettori qual è questa critica.
            La critica che ci viene rivolta è che siamo una popolazione che legge poco… molto poco… troppo poco. Inoltre sembra anche che agli italiani piaccia molto scrivere…
Tant’è che siamo spesso definiti come un popolo di molti scrittori e pochi lettori.
Esatto, molti stranieri ce lo dicono e siamo noi stessi a esserne più o meno consapevoli. Ma non è soltanto l’opinione degli altri ad alimentare questa brutta reputazione ma sono soprattutto molte statistiche a dirlo, in particolare per quanto riguarda la poca lettura, e i dati sono preoccupanti…
            Dice bene signor Epinotto… per fortuna che anche una fonte così autorevole come lei ci fa eco in questo spazio settimanale. I dati sono molto preoccupanti: secondo l’Istat, la maggioranza degli italiani, circa il 60% non ha mai letto un libro nel 2015, mentre della restante minoranza, circa il 14% degli italiani, i cosiddetti lettori “forti”, legge più di dodici libri l’anno, mentre circa il 45%, i cosiddetti lettori “deboli”, al massimo tre.
Sì, sì. È incredibile… e secondo i dati siamo tra i peggiori in Europa: paragonati, per esempio, alla Spagna, dove quelli che non leggono neanche un libro sono circa il 38%, e alla Francia, dove la percentuale scende al 30%... e di questi dati gli italiani non sembrano preoccuparsi più di tanto.
Francia o Spagna? Basta che se magna… forse qualcuno penserà. Mah, sono perplesso. Comunque sono veramente dei dati sconvolgenti…
Molto sconvolgenti perché falsi… o meglio, sono dati che non corrispondono esattamente alla realtà dei fatti se analizziamo in profondo la vita quotidiana degli italiani.
In che senso scusi?
Nel senso che ora sfateremo questo luogo comune che gli italiani non sono buoni lettori. Mi segua nel mio ragionamento. Allora, non è vero che noi italiani non leggiamo, che siamo dei lettori “deboli”… leggiamo molto invece ma, come le dicevo prima, lo facciamo nei piccoli gesti della vita quotidiana: per esempio, leggiamo i cartelli pubblicitari con le donne nude, il retro del cartone del latte, i giornali sportivi, i cartelli stradali… anche se a dir il vero, non tutti lo fanno… leggiamo il contachilometri sul cruscotto della macchina per evitare le multe, l’oroscopo una volta a settimana…
            Dice sul serio?
            Certo… inoltre leggiamo i cartelli delle vie, i messaggini sul cellulare, le vignette nelle riviste di parole crociate, le didascalie delle riviste di gossip… giusto per citare alcuni dei molteplici esempi.
            Sono sconvolto dalle sue parole. Non le pare di esagerare?
Nient’affatto. Inoltre abbiamo sfatato il mito dell’italiano che legge poco? E allora sfatiamo anche la leggenda dell’italiano scrittore.
Dove vuole andare a parare signor Gianni Epinotto?
Voglio solo fare questa considerazione: in realtà, la media degli italiani che scrivono è molto più bassa di quella del resto degli europei, ma… ma… la media degli italiani che vorrebbero pubblicare alla ricerca di una personale soddisfazione e approvazione pubblica è invece superiore a quella degli altri europei… capisce la differenza?
Beh su questo potrei darle anche ragione…
Certo che ho ragione… e non le ho ancora esposto le mie teorie a proposito delle dicerie sull’analfabetismo funzionale che vige in Italia…
…mi scusi, ma quest’argomento forse merita una puntata a se stante. Inoltre sento che sto per risvegliarmi da questo brutto sogno. La TV è ancora accesa... devo essermi addormentato guardando la finale del Grande Fratello. Ora spengo la TV e vado ad addormentarmi chino su un libro.

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