NELLE
PRECEDENTI PUNTATE. Maria Maccheroni della Sanit va a letto per errore con
Franz Schneider della Sanide. Maria confessa il tradimento a suo fratello
Mario, il quale bacia per vendetta Franz. Thilde Krauten, moglie di Franz, vede
il bacio e decide di attuare un’altra vendetta presentandosi all’ospedale dove
sta per essere dimesso Andrea, primogenito della famiglia Maccheroni. Quando
Thilde arriva tenta di… [Ha vinto la scelta B]
«Ke
ci faccio io qvi, mi kiedi?» Thilde Krauten sorride «Peh, ho una puona racione
per ezzere qvi… anzi ho tre puone racioni per ezzere qvi!» Andrea è dubbioso e non capisce, allora
Thilde si spiega meglio «Io zono qvi perkè tu zei una perzona interessante.
Zono qvi per… come dite voi italiani: per farti una proposta ke non puoi
rifiutare!» Nel pronunciare la frase fa toccare la punta del pollice con la
punta delle altre dita della mano e agita il polso nel tipico gesto italiano.
Andrea agita la testa seccato, ma continua ad ascoltare.
«E
quale sarebbe questa proposta?»
Thilde
ghigna più di prima e si prende una pausa scenica prima di rispondere. «Fenire
a laforare per noi, per la Sanide!» Andrea è sconvolto da questo invito, ma
Thilde non gli lascia tempo di sparare un no secco e rincara la dose «Prima ke
tu possa tarmi zubito una risposta necatifa, ti foghlio tare tre puoni motifi
per laschiare la Sanit e fenire alla Sanide… li fuoi zentire?»
«No,
non mi interessano! Non lascerò mai la ditta di famiglia… Non voglio sentire
questi motivi!»
«Pekkato,
ero molto interezzata alla tua reazione… ma se non fuoi ascoltarmi, io me ne
fato.»
Thilde
si gira di scatto e comincia a camminare verso l’uscita, lasciando di stucco
Andrea. Il giovane Maccheroni è preso alla sprovvista e non appena Thilde è
uscita la richiama correndole dietro.
«Non
se ne vada… aspetti un secondo! Va bene, sentiamo quali sarebbero questi tre
motivi.»
«Fa pene, se ci tieni tanto… allora; primo, tu karo
Antrea non otterrai molto presto la guita tella Sanit: tuo patre Ciuseppe è
ankora ciofane, ha solo 45 anni, ha ankora almeno fenti anni di karriera
dafanti a sé. Inoltre, prima ti te ci zono i tuoi zii, Maria e Mario… tu dofrai
aspettare a lunco. Infine non zono neanke kosì sikura che tuo patre foghlia
laschiare la titta di famighlia a un uomo kon un nome da donna, karo Antrea.»
Andrea corruga la fronte irritato ma Thilde va avanti lo stesso «Poi c’è il
sekonto motifo: tuo patre non ti askolta mai, non si interessa tei tuoi
pisoghni e dei tuoi soghni… penza ke occi non è fenuto neanke a prenterti qvi!
Tuo patre penza zolo al laforo! Alla Sanide infece ziamo una crante famighlia,
dofe tutti zono importanti: askoltiamo tutti, tiamo una possipilità a tutti…
perzino quel kretino di mio marito Franz può presentare procetti ke noi
konzerfiamo e teniamo in alta konsiterazione. Qvindi alla Sanide zaresti il
benfenuto!» Andrea vacilla ripensando a suo padre sempre molto impegnato in
ufficio e Thilde conclude «Infine ci sareppe il terzo motifo, anke se i primi
tue pastano...» Andrea si fa curioso «Io ti ho secuito, io so ki zei… so ke
kosa fuoi nel profonto…»
«Di che cosa parli?»
«Li ho fisti sai?»
«Visti cosa?»
«I tuoi qvatri: non zono male… certo, un po’
crezzi, ma kon alkuni anni di stutio e tetizione totale potreppero fare
strata…» Andrea è colpito: come fa Thilde Krauten a sapere della sua grande
passione per la pittura? «Qvello che foglio tire è ke se tu fenissi alla Sanide
non afresti pressioni perkè il futuro della ditta è nella mani tei miei fighli…
e tu potresti fare il pittore in lipertà senza rinunciare al penessere di tutti
i ciorni. Tuo patre non ti permettereppe tutto qvesto… penzaci!»
Andrea
rimane a lungo in silenzio mentre Thilde lo accompagna in auto a casa. Quando
Andrea è uscito e sta per chiudere la portiera, Thilde ribadisce. «Tre puone
racioni… penzaci!»
Andrea
ringrazia per il passaggio ed entra nel portone di casa in Birger Jarlsgatan
23. Sale le scale a piedi per prendere più tempo per pensare e infine entra in
casa. Ad accoglierlo c’è sua madre Teresa che lo bacia e lo abbraccia. Lo aiuta
a spostare la borsa dall’ingresso e gli toglie la giacca. Poi lo accompagna in cucina
dove c’è sua sorella Giorgia, la quale lo saluta a mala pena: ha gli occhi
rossi, sembra stanca, assonnata e assente. Andrea si chiede se sia andata in
giro ancora con quei suoi amici. Subito dopo arriva anche suo fratello Edoardo
che non saluta, ma gli scrive un messaggio privato su Facebook “Bentornato
bro!” e poi continua a guardare fisso sul cellulare tutto il tempo. Conoscendo
Edoardo, questo è il massimo dell’accoglienza. Andrea sorride ma il sorriso
scompare quando si accorge che suo padre non è in casa ed ormai è già ora di
cena.
«Per
festeggiare il tuo ritorno ti ho preparato le mie famose lasagne.» Teresa appoggia
la teglia sul tavolo «Il tuo piatto preferito!»
«Grazie
mamma.» Andrea è in imbarazzo «Le lasagne erano il mio piatto preferito… prima
di diventare vegano!»
«Ah…
è vero! Me n’ero dimenticata. Scusa.» Teresa è costernata «Magari potresti
grattare via il ragù.» Andrea la guarda male «Scherzavo, tesoro. Allora guarda
in frigo che ci dovrebbe essere una mozzarella!»
«Mamma,
sono vegano, non vegetariano. Quante volte ti devo spiegare la differenza?»
«Vegetariano,
vegano, venusiano… per me sono la stessa cosa.» Teresa ridacchia, ma gli altri
no. Andrea intanto trova delle carote e una banana in frigo: sarà la sua cena
di benvenuto. Edoardo e Giorgia assaggiano invece la prima fetta di lasagne.
«Com’è?»
Chiede la madre.
Loro
si guardano disgustati, poi ghignano e mostrano il pollice all’insù. Tutti in
famiglia sanno quanto Teresa sia una pessima cuoca, ma nessuno osa dirlo
apertamente dopo il veto posto dal capofamiglia Giuseppe. Edoardo però si fa
scappare su Twitter “Cena a casa: #LasagneDiCartone”.
Dopo
un quarto d’ora che sono a tavola Teresa chiede un po’ preoccupata.
«Papà
è giù a parcheggiare la macchina, vero? Ma quanto ci mette!»
«Non
lo so.»
«Come,
non lo sai? Ti ha accompagnato a casa dovresti sapere se sta parcheggiando…»
«Non
mi ha accompagnato a casa lui!» Qui Andrea vacilla, non vuole raccontare dell’incontro
con Thilde Krauten e mente «Papà non c’era in ospedale e ho incontrato un amico
che mia ha portato a casa.»
«Che
cosa? Tua padre non è venuto a prenderti? Appena torna mi sente! A quest’ora
dovrebbe essere a casa. Dove sarà finito?»
A.
Giuseppe è stato al lavoro fino a tardi, lanciando brutte idee dalla finestra
come aeroplani di carta, e adesso sta cercando davvero parcheggio da un’ora.
B.
Giuseppe ha scoperto che Thilde Krauten gli ha nascosto il cellulare per
impedirgli di andare a prendere Andrea e ora la sta affrontando per chiederle
spiegazioni.
C.
Deluso dalla brutta giornata lavorativa Giuseppe è andato al bar a bere un
drink e lì troverà qualcosa d’inaspettato.
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