giovedì 11 agosto 2016

FAVOLE MALRIUSCITE – La tigre della giungla

C’era una volta una tigre di nome Mambù che si aggirava annoiata per la foresta pluviale. La tigre conosceva ogni angolo della sua area e ormai niente riusciva più ad attirare la sua attenzione. Quella mattina però notò, con molta sorpresa, un piccolo cesto abbandonato ai piedi di un grosso albero. Incuriosita e guardinga, Mambù si avvicinò al cesto un passo alla volta. Scostando con la zampa i panni all'interno del cesto scoprì un neonato umano. Il bambino era stato abbandonato in fasce qualche ora prima. Il bambino dormiva pacifico e sembrava sorridere alla tigre nel sonno. Mambù si guardò attorno stupita: chi avrà mai potuto abbandonare un essere così indifeso? Chi hai mai potuto fare qualcosa di così cattivo? Essendo ora svestito, il bambino fece una smorfia perché cominciava a sentire freddo. Mambù si avvicinò ancora di più al cesto e col suo corpo e il suo alito tenne il bambino al caldo. Il bambino era ancora accigliato e stava per piangere. Mambù allora cercò di recuperare la situazione leccando il bambino sulla guancia. Il bambino si calmò e la tigre Mambù si accorse che il bambino era veramente dolce. Ora il bimbo sorrideva felice. Sembra molto tenero, pensò Mambù e in un paio di bocconi sbranò il piccolo bambino in fasce.
Fine della storia: ora a letto, figliolo!

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