La squadra di pattinaggio
artistico nazionale volteggia sul ghiaccio con precisione e coordinazione
invidiabili. Ammiro estasiato i loro movimenti eleganti che seguono l’esercizio
provato e riprovato mille volte in allenamento. La loro professionalità e precisione
è incredibile. Gli artisti eseguono davanti ai miei occhi piroette perfette,
tripli axel fenomenali, avvitamenti da capogiro. Tutto meraviglioso. A bocca
aperta assisto a uno spettacolo strepitoso. Non posso far altro che sorridere
inebetito e applaudire con entusiasmo.
L’infermiera però mi ferma e mi
ricorda di non agitarmi troppo. Mi rassicura che l’ortopedico mi visiterà a
breve. Devo riposare nella mia condizione malconcia. Mi sa che la morfina che
mi hanno dato contro il dolore sta facendo brutti scherzi al cervello perché quello
che vedevo andare avanti e indietro non era uno spettacolo di pattinaggio
artistico ma il personale dell’ospedale, indaffarato a curare ogni paziente che
è caduto e si è rotto qualche osso nell’ultima settimana. La maggioranza dei
degenti sono anziani, ma anche qualche giovane e il reparto è pieno. Le
statistiche d’altronde parlano chiaro: ci sono state 2,2 cadute dovute a ghiaccio
e neve per 1000 abitanti dall’inizio dell’inverno e i costi per la sanità sono
già saliti a 116 milioni di corone solo per la regione di Stoccolma[1].
Considerando che la stagione è solo
iniziata e se fuori dalla finestra guardo il palaghiaccio che si è esteso a
tutta la città, è meglio cercare di tutelarsi. I ramponcini da attaccare al
tacco delle scarpe, acquistabili in farmacia, sembrano essere la migliore
opzione, se non si ha paura di passare per dei matusa o dei maniaci del
controllo. In alternativa si può sempre adottare l’andatura a pinguino
impaurito che tiene l’uovo sotto ai piedi quando si cammina. Si può fare slalom
tra le lastre di ghiaccio grandi come campi da calcio e le pozze d’acqua così
torbide e gelida da permettere al mostro di Loch Ness di nascondersi. È bene
studiarsi bene il percorso da seguire preferendo il ben più spazzato asfalto
della strada alle scivolose mattonelle dei marciapiedi. Essere investiti da un’auto
appare come un rischio meno grave di quello di cadere rovinosamente col sedere
a terra. Conviene sempre prendere la strada più lunga ma più sicura anche se
comporta la circumnavigazione del quartiere per evitare le scalinate
trasformate in scivolo e il parco in pista da pattinaggio. Non c’è da aver paura
se ci si perde perché basta seguire i sassetti sparsi con parsimonia qua e là e
fare finta di essere Pollicino. È importante però fare attenzione alla neve fresca
infingarda che spesso nasconde lastroni di ghiaccio lucidi come la pelata di
Mastro Lindo ma che non lasciano il suo sorriso in faccia. In ogni caso non
bisogna mai avere fretta.
Per fortuna la mia caduta sulle
scale della scuola di qualche giorno fa non mi è costata una visita all’ospedale
e l’allucinazione da morfina è solo un’invenzione, ma la prendo come un monito
a fare più attenzione in futuro, nella speranza di non aver scritto la promessa
sul ghiaccio.
[1] https://www.mynewsdesk.com/se/liberalerna-region-stockholm/pressreleases/baettre-snoeroejning-och-avgiftsfria-broddar-foer-att-minska-antalet-halkolyckor-dags-att-prioritera-tryggheten-paa-stockholms-gator-3363135?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=Alert&utm_content=pressrelease#:~:text=Enligt%20statistik%20fr%C3%A5n%20regionens%20h%C3%A4lso,is%20under%20vinterm%C3%A5naderna%20f%C3%B6rra%20%C3%A5ret.
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