giovedì 10 febbraio 2022

RACCONTI – a.C./d.C.

— Nonno, cos’è quello?
— Quella è una riproduzione in scala della scultura “Piacere di conoscerla” di Giò Insalata: una stretta di mano tra due persone.
— Cos’è una stretta di mano?
— Eh, è una cosa che si faceva taaanto tempo fa. Tu porgevi la mano destra aperta a una persona e lei la stringeva, a volte molle e viscida come un’anguilla, a volte stretta come un pitone. L’ho letto sui libri quando ero piccolo.
— Che cosa strana…
— Molto. Infatti è stata abolita nel 10 d.C.
— Già nel 10 dopo Cristo?
— No, no. Nel 10 dopo Coronavirus. Gli abbracci erano stati banditi molto prima. Il “darsi il cinque”, i “fist bump” e i “gomitini” invece sono sopravvissuti qualche anno in più ma poi è toccata la stessa sorte anche a loro.
— E cosa sono i “gomitini”?
— Erano il metodo migliore per diffondere il virus: starnutivi sul gomito e poi lo mettevi in contatto con quello degli altri. Geniale! Ora, però, piccolino, continuiamo a visitare il museo, dai. C’è tanto da vedere. Guarda là per esempio. Non è meraviglioso?
— Quello nella teca?
— Sì. È IL Castiglioni-Mariotti…
— Ehi, la nonna ha detto che non si dicono le parolacce!
— Ma non è una parolaccia, Robertino. IL Castiglioni-Mariotti era un vocabolario di italiano-latino. Il latino era una lingua che si parlava in Italia tanto tanto tanto tempo fa e che poi è stata studiata nei licei per tanto tanto tanto tempo. Con l’arrivo del Coronavirus si è pensato che fosse meglio studiare solo il greco per comprendere meglio il nome delle varianti. Soprattutto da quando sono diventate così tante che hanno dovuto chiamarle come le targhe delle macchine. Ora per esempio siamo arrivati alla variante epsi…
— …lo so io, lo so io! La variante Epsilon-Sigma-3-5-8-Omega-Mi!
— Bravissimo! Quando usciamo dal museo ti compro una bustina di figurine.
— Sììì! Grazie, nonno! Così potrò completare il mio album di figurine Panini delle varianti – Anno 2135-36.
— Bene, ma non perdiamo il passo.
— Quel cartello, cos’è?
— Quello era un cartello pubblicitario per viaggi “Last minute”. Una volta se ne facevano tanti, anche troppi, soprattutto in aereo, ma poi ci fu bisogno di mille scartoffie e test molecolari per escludere la presenza del virus. Tutto ciò richiedeva moltissimo tempo e pianificazioni con largo anticipo.
— Quante cose che sai, nonno!
— L’ho letto su questa brochure ricavata dalla carta di mascherine riciclate. Consigliano anche di visitare la stanza audiovisiva. Eccola là…
— Wow, nonno! Questo ologramma in movimento è fantastico!
— Bellissimo, vero? M’incanta ogni volta che lo vengo a vedere. Rappresenta i bacini sulla guancia.
— Bleah, che schifo!
— In effetti era una cosa assai stramba. Si appoggiava la propria guancia contro quella di un'altra persona. Prima la guancia sinistra e poi quella destra. In alcuni paesi si iniziava da quella destra, in altri si davano tre bacini e a volte non ci si toccava neanche.
— Ah, ah, ah!
— Mi sono sempre chiesto come facessero a capirci qualcosa.
— Che brutto, però, nonno. Dopo il Coronavirus hanno tolto un sacco di cose simpatiche…
— Vero. Sono stati anni duri, ma hanno fatto anche qualcosa di buono: per esempio vennero multati tutti quelli che ti tenevano per il gomito mentre ti davano consigli non richiesti, quelli che ti parlavano a un centimetro dal naso dopo aver fatto un bagno nell’aglio e quelli che ti starnutivano in faccia dicendo “tranquillo, è solo un raffreddore!”
— Che buffo il ventunesimo secolo!
— Davvero buffo, ma mi raccomando, non dire alla mamma che ti ho raccontato queste cose, altrimenti non mi permette più di portarti in giro. Ora andiamo, però, il museo sta per chiudere. Tu devi andare a fare didattica a distanza e io devo andare a fare il mio centotrentottesimo richiamo vaccinale… o era il numero centotrentanove? Ho perso il conto ormai...

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