ATTENZIONE!
Il ruolo di Mario Maccheroni junior interpretato in Soup Opera da Erik
Petersson da oggi sarà interpretato da Peter Eriksson.
NELLE
PRECEDENTI PUNTATE. Alla festa aziendale della Sanide dei Krauten, Giuseppe
Maccheroni ha sfasciato tutto con una mazza da baseball in preda all’ira. Quando
sta per colpire Thilde si blocca perché vede suo padre Mario senior, che
credeva morto da anni. Nel momento degli abbracci giunge la polizia e arresta
il vecchio Maccheroni. La moglie, Rosa Rosi, non riesce però a incontrarlo
perché rimane bloccata in ascensore. Nel frattempo scoppia l’amore proibito e
segreto tra Giorgia Maccheroni e Stefan Krauten. Due giorni dopo Mario senior è
in carcere e racconta ai Maccheroni il suo passato burrascoso. Maria arriva e
vomita perché… [Ha vinto la scelta B]
«Ma
che schifo!» Rosa commenta disgustata «Non potevi trattenerti e farlo in
bagno?»
Maria
vomita di nuovo però, più di prima. Gli altri si apprestano a pulire come
possono con fazzoletti di carta e fogli trovati nella stanza, ma non bastano.
Allora Rosa prende altri documenti posati sul tavolo.
«No,
quelli no!» Giuseppe sbianca ma non fa in tempo a finire la frase che sua madre
Rosa ha già aperto il foglio e legge a voce alta. «”… e in seguito alla
violazione di domicilio, danni a cose, minacce ai membri della famiglia Krauten
e disturbo della quiete pubblica, il sopraccitato Giuseppe Maccheroni è
sottoposto a una pena di otto mesi di reclusione o a una pena pecuniaria di 3
milioni e cinquecento corone svedesi…” che cos’è questo Giuseppe? Uno scherzo
vero?»
«No,
purtroppo no. Non è uno scherzo. Anch’io ho i miei segreti come papà! Questa è
la conseguenza del mio sfogo di rabbia alla festa dei Krauten. Dovrò dirlo
anche a mia moglie Teresa quando torna dall’Italia: è già andata a trovare
Andrea.»
«Abbiamo
già un membro della famiglia in prigione, non possiamo permettere che ci vada
anche un altro. Si paga ovviamente, vero?» Mario junior sembra titubante
vedendo la faccia di Giuseppe. Anche Rosa e Maria sono serie in volto. Giuseppe
sta per scoppiare in lacrime. Mario junior allora chiede timidamente.
«State
cercando di dirmi che abbiamo un problema di soldi?» Nessuno risponde. Il
silenzio parla da solo. Così anche Mario junior si ammutolisce. Maria ha un
altro conato di vomito e ne approfitta per uscire da quella situazione
delicata. Va in bagno, vomita ancora e si pulisce. Poi va a casa, stremata. Prima
però deve passare da un negozio perché ha un sospetto.
In
quel momento, al numero 26 di Birger Jarlsgatan, cioè in casa Krauten, una
ragazza bussa discretamente alla porta. Qualcuno apre. La ragazza s’intrufola di
soppiatto e chiede ansimante: «Finalmente! Non vedevo l’ora di vederti.» La
ragazza si guarda a destra e sinistra in preda alla paranoia «Non c’è nessuno,
vero? Tua madre se n’è andata, vero?»
L’altra persona annuisce e subito dopo viene baciata appassionatamente dalla ragazza. L’altra persona non oppone resistenza. «Non ce la facevo più senza baciarti… ti rendi conto? Erano passati solo dieci minuti dall’ultima volta. Bene, dove andiamo ora?»
L’altra persona annuisce e subito dopo viene baciata appassionatamente dalla ragazza. L’altra persona non oppone resistenza. «Non ce la facevo più senza baciarti… ti rendi conto? Erano passati solo dieci minuti dall’ultima volta. Bene, dove andiamo ora?»
Giorgia
Maccheroni sospira e guarda con ardore il suo interlocutore che le risponde:
«Beh... creto zia il caso ti portarti ta mio fratello!»
«Tuo
fratello?» Giorgia chiede stupita, poi realizza con imbarazzo che ha appena
baciato Kristen Krauten, cioè la sorella gemella che assomiglia tantissimo a
Stefan. «Oh mio dio. Scusa. Non volevo, io…»
Kristen
la zittisce e la scorta dal fratello. Prima di lasciarla le sussurra all’orecchio:
«Paci molto pene! Se non dofesse antare pene con mio fratello, sai dofe
trofarmi…» poi le fa l’occhiolino.
Giorgia
è ancora più in imbarazzo ma si consola rivedendo l’amato Stefan.
«Tua
sorella mi ha visto… ora sa di noi.»
«Non
ti preoccupare: non corriamo nezzun pericolo. Lei è una perzona fitata.» Poi la
bacia e i due iniziano una nuova apnea, pronti a infrangere un nuovo record di
pomiciata continuata.
Appena
iniziano, dalla porta principale, entra Beate Schmidt, madre di Kristen e
Stefan. I due innamorati non se ne accorgono perché troppo presi dal loro
amore. Neanche Beate si accorge di loro in un primo momento. Quando però va in
salotto a recuperare la borsetta che aveva dimenticato, si accorge che la porta
della stanza di suo figlio Stefan è socchiusa e intravede qualcuno che si muove
all’interno. «Impozzipile!» pensa «I racazzi zono antati a scuola…»
Allora
si avvicina e spia dallo spiraglio e vede. Vede tutto. Rimane impietrita per
qualche secondo, poi indietreggia lentamente e se ne va, sconvolta e in preda a
mille pensieri.
Beate
Schmidt esce dal portone di Birger Jarlsgatan 26 e Maria Maccheroni entra nel
portone del palazzo di fronte, Birger Jarlsgatan 23. A casa c’è il marito Carlo
Bianchi ad attenderla.
«Allora
com’è andata con tuo padre?» Maria non risponde e corre in bagno. «Tutto bene?»
Prova a chiedere ma non ha risposta. Carlo è un uomo bonario e paziente. Così
aspetta che sua moglie esca. Non facendo parte della Sanit non si fa coinvolgere
dallo stress delle recenti situazioni e ritorna con calma ai fornelli. Dopo una
decina di minuti, Maria esce dal bagno e passa per la cucina.
«Assaggia
questo e dimmi se…» Carlo prova a intercettarla ma non ci riesce. Maria cammina
velocemente e si chiude in camera. Carlo rimane di sasso, ma non reagisce.
Sbuffa tra sé e sé, appoggia il mestolo del sugo. Abbassa il fuoco e con calma
va verso la camera. Prova a bussare. In risposta sente Maria chiudere la porta a
chiave. Carlo sbuffa di nuovo e abbozza l’inizio di un discorso. «Senti,
tesoro… capisco che la situazione non sia facile con tuo padre… ma se mi
permetti di parlarti, posso cercare di aiutarti. Sai che io sono bravo in…»
In
quel momento Maria comincia a piangere e soffoca le lacrime nel cuscino.
«Dai
Maria, non fare così. Sono sicuro che non è così drammatica la situazione con
tuo padre.»
Maria
piange ancora più forte. Subito dopo rincasa loro figlia, Camilla Bianchi.
Carlo la saluta sorridendo benevolmente. Lei però non lo calcola e va a chiudersi
in camera sua. Carlo rimane basito ma non reagisce neanche ora. È una
situazione abbastanza usuale per lui.
«Che
bella famiglia che ho...» abbozza ironicamente, mentre ritorna ai fornelli con
rassegnazione. Il sugo è quasi pronto. Carlo aggiusta di sale e comincia a far
bollire l’acqua per la pasta.
Forse
per il profumino che arriva in camera o forse perché la crisi e passata, Maria
esce dalla camera matrimoniale e affronta il marito. È un approccio diretto.
«Sono
incinta!»
Così
a bruciapelo, tra un singhiozzo e un altro. Carlo ci mette un attimo a capire
bene quello che ha sentito. Poi il panico lo assale. Gli cade il mestolo dalle
mani. Non riesce a credere a quello che sua moglie gli ha appena detto. Lo
stupore e il terrore si dipingono sul suo volto.
Perché
Carlo è così sorpreso?
A.
I due non fanno sesso da almeno sette mesi, ma una sera erano entrambi ubriachi
e Carlo non ricorda cosa sia successo (non capisce di essere stato tradito).
B.
I due non fanno sesso da almeno sette mesi e Carlo è stupito che Maria non
sembra così in là nella gravidanza (non capisce di essere stato tradito).
C.
Carlo e Maria, nonostante riconoscano Camilla come loro figlia, non possono
avere figli.
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