giovedì 11 aprile 2019

EPICA MODERNA - Le nuove creature mitologiche: el macho


¡Hola! Oggi vi parlo di un uomo vero… certo che vi parlo di un uomo: non avrei mai potuto parlare di una donna, perché oggi va in scena el macho. Sì, avete sentito bene: el macho, solo per voi afficionados del mio blog. Allora, vamos amigos! El macho è un hombre vero e lo si riconosce subito dal modo di vestirsi: camicia bianca aperta davanti che mostri il petto villoso, catene d’oro vistose che mostrino la sua salute economica, cappello da duro che gli nasconda lo sguardo rendendolo misterioso, stivaletti di cuoio che odorino di stalla (attenzione, non che puzzino) come un vero torero. A completare la figura portentosa indossa pantaloni attillati di pelle che però gli stringono le palle. Vorrebbe piangere dal dolore, ma non può. ¿Por qué non può? Perché è un uomo vero e gli uomini veri non piangono. Ora el macho è pronto per uscire nel suo ambiente preferito: il bar, dove c’è la movida e la fiesta. Sì, perché al bar non deve cucinare (sicuramente aiuta a portare le borse della spesa, ma non a cucinare), quella è roba da donne… e le donne non sono veri uomini! Come d'altronde, gli uomini non sono vere donne… altrimenti accudirebbero anche i bambini, ma el macho non ha nessuna intenzione di farlo, perché se no sarebbe una femmina e le femmine non sono… insomma, avete capito! El macho vive a casa con la mamma che credendolo desaparecido non gli prepara la cena a base di paella: un golpe, pensa lui. Allora va al bar dove mangia chorizo e nachos e si beve due litri di sangria per prepararsi alla reconquista. La reconquista delle mujeres (che non era riuscito a conquistare la sera prima… e neanche la sera prima… e quella prima ancora). Strano però, ¿perché allora al bar tutti parlano delle sue doti da matador? Porque el macho ha una reputazione da conquistador da mantenere nella sua corrida e non bada a spese quando si tratta di decantare conquiste mai avvenute. ¿Claro? Dopo essersi vantato ancora un po’ da vero pallone gonfiato, cambia discorso, passando ad argomenti culturalmente più elevati: fighe gonfiate e pallone. Nel mezzo di una risata sguaiata però si interrompe perché si aprono le danze, a suon di salsa y merengue. Lui odia quelle canzoni, ma gli hanno detto che si cucca un casino e allora ci si lancia a pesce. Si sistema i capelli perfettamente impomatati, punta una che respiri e… olé! Avvinghia la mal capitata e la costringe a un paso doble, dove le calpesta i piedi ogni doppio passo. Alla fine parte una bachata, ma non una limonata. La ragazza infatti sguscia via scivolando sul sudore e il gel de el macho ed è salva. ¡Ay caramba! Neanche oggi c’è stata la revolución. Tutta questa repressione di emozioni l’ha reso ridicolo, ma lui non prova vergogna… e pensare che el macho non è neanche spagnolo. ¡Adios!

Priapo: dio agreste della potenza maschile

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