Questo è un personaggio duro. È un personaggio con
le palle (letteralmente). È un personaggio che fa un lavoro oscuro. Un lavoro
sporco che qualcuno deve pur fare. È però un personaggio che sparisce quasi
sempre… a volte purtroppo nei momenti più importanti di responsabilità (e in
questi casi si trasforma nella figura mitologica dello Stronzo). Anche le altre
volte (la maggioranza), però, quando si comporta bene e si prende le sue
responsabilità, sparisce lo stesso. Come avviene questo fenomeno? Seguitemi in
questo percorso tortuoso per avere risposta. Il papà nasce come un’entità
autonoma (a dire il vero nella sottospecie patris
italicus nasce come simbionte della propria madre) che riceve e dà
attenzioni agli altri esseri umani. La trasformazione inizia con l’arrivo della
fidanzata: il bozzolo di papà si isola dal mondo esterno ignorando amici e
parenti. Alla notizia dell’imminente matrimonio o convivenza l’attenzione si
sposta completamente sulla sua compagna e lui comincia ad essere ignorato da
tutti. Questo è solo il primo passaggio, perché all’annuncio che la sua donna è
incinta sparisce quasi completamente. Ogni tanto lo si vede, magari quando c’è
da pagare un conto, ma solo i contorni in controluce. Alla nascita della prole,
il papà scompare del tutto nel sottobosco delle congratulazioni che sono
giustamente indirizzate alla partoriente per il grande sforzo protratto. In
assenza di tette (quantomeno quelle che producano latte) il papà deve
inventarsi metodi alternativi per intrattenere il pupo: tra queste troviamo
favole e storielle da menestrello, balletti da buffone di corte, teatrini da
giullare (doti in precedenza già affinate per conquistare un altro grande
essere mitologico, la Donna). Col passare degli anni dunque la trasformazione è
completa: da essere in carne e ossa a essere in spirito e aria. Però la sua
figura resta incredibilmente importante e il suo ruolo non va sottovalutato
(neanche da lui stesso). Certo, il lavoro della madre è fondamentale, ma senza
il papà (o un altro/a partner a fianco della mamma) non sarebbe la stessa cosa.
Il papà è dunque un personaggio che sparisce gradualmente, ma che alla fine può
diventare un angelo custode o un modello da imitare. Dunque, se anche tu che
leggi sei un papà, dì ad alta voce “Io ci sono” a chi ti sta vicino: attento,
però, sentendo la tua voce ma non riuscendo a vederti potrebbero pensare che la
casa sia infestata da fantasmi!
Zeus: Re e padre degli dei.
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